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L’aeroporto è in vendita anche a un solo euro

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Contrariamente alle attese, e speranze, l’asta pubblica per la vendità del 90 per cento delle azioni Sace è andata deserta. Alla scadenza di mercoledì nessuna offerta infatti è stata presentata nella sede dell’amministrazione provinciale che, quale ente capofila, è responsabile dell’operazione. E tutto questo nonostante  la base d’asta fosse appetibile, di poco superiore al mezzo milione di euro. 

Contrariamente alle attese, e speranze, l’asta pubblica per la vendità del 90 per cento delle azioni Sace è andata deserta. Alla scadenza di mercoledì nessuna offerta infatti è stata presentata nella sede dell’amministrazione provinciale che, quale ente capofila, è responsabile dell’operazione. E tutto questo nonostante  la base d’asta fosse appetibile, di poco superiore al mezzo milione di euro.  
Così il consiglio di amministrazione della società ha deciso di riaprire il bando pubblico ma questa volta l’offerta sarà libera, in teoria la società, e l’aeroporto, potrebbe essere venduta a un solo euro.
«Sta andando – afferma polemicamente Sandro Delmastro, socio di minoranza Sace – come avevo previsto, alla fine la società andrà a chi deve andare. Spero soltanto che i nuovi amministratori ci diranno, finalmente, l’ammontare dei finanziamenti pubblici ottenuti, e sprecati, negli ultimi 25 anni. Sono certo che la somma basterebbe per non meno di  100 giudici di pace e 500 impiegati per il tribunale di Biella».

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