Attualità
Insieme da quasi 70 anni, i coniugi Lorenzo e Rosa muoiono a distanza di otto giorni l’uno dall’altra
Lui era un taxista a Biella, lei casalinga, il destino ha voluto che condividessero anche gli ultimi momenti della loro esistenza
BIELLA – Un’intera vita trascorsa insieme, mano nella mano, e segnata alla fine dal medesimo destino. Dopo 68 anni di matrimonio, Lorenzo Bizzarri, 89 anni, e Rosa Tessaro, 88, residenti a Biella, sono volati in cielo a distanza di soli otto giorni l’uno dall’altra. Il primo a chiudere gli occhi è stato Lorenzo.
Si trovavano entrambi ricoverati da pochi giorni nelle stessa struttura per anziani a causa di gravi motivi di salute. Il loro lungo percorso di vita insieme è stato una sorta di favola, due persone assolutamente inseparabili. Lorenzo aveva fatto per qualche anno il rappresentante di corsi per corrispondenza, poi in seguito aveva avuto l’occasione di prendere la licenza da taxista, una professione che aveva portato avanti con successo per oltre un quarto di secolo; la donna, invece, era una casalinga.
Lorenzo e Rosa erano riusciti a trasmettere ai loro tre figli, Piergiuseppe, Paolo e Luca, l’importanza della dignità umana, del rispetto e soprattutto dei valori. Lorenzo aveva un carattere mite, molto spontaneo, sapeva apprezzare ciò che la vita gli riservava. Era conosciuto come il “taxista buono”. Spinto dallo spirito e dalla volontà di aiutare il prossimo, si era fatto costruire un piccolo rialzo in legno da utilizzare quando doveva far salire in macchina clienti d’età avanzata o con particolari disabilità.
«Papà e mamma hanno vissuto per circa 70 anni un rapporto d’amore raro, rispettoso, un grande esempio per la generazione attuale – queste sono le commoventi parole pronunciate dal figlio Luca -. Insieme hanno fatto tantissime cose. La mamma amava la montagna. Molte volte erano andati in gita sul monte Pasubio, che si trova nelle parti sommitali, delle Prealpi Vicentine. Il papà era un grande amante degli animali. Ricordo che quando andava a lavorare nello spazio taxi in piazza Vittorio Veneto, usciva di casa con gli avanzi del pane vecchio da dare ai passerotti. Era sempre sorridente, non ricordo mai di averlo visto una sola volta arrabbiato, anche la mamma era come lui. Loro hanno voluto essere cremati, quindi, noi figli abbiamo deciso di racchiudere le ceneri all’interno di un cuore calamitato diviso in due parti».
Mauro Pollotti
Nella fotografia i coniugi Bizzarri durante una gita in montagna scattata molti anni fa
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