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Inceneritore di Cavaglià: la Provincia dice no

La decisione presa dalla Conferenza dei servizi, A2A potrà fare ricorso

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Inceneritore di Cavaglià: la Provincia dice no

Inceneritore di Cavaglià: la Provincia dice no

Di seguito il comunicato del Movimento Valledora.

Oggi la Conferenza dei Servizi della Provincia di Biella ha espresso la bocciatura al progetto ripresentato dalla Life Company A2A per la realizzazione di un inceneritore a Cavaglià. Il primo progetto presentato non è neanche arrivato all’atto finale, lo avevano ritirato poco prima che venisse respinto. Lo hanno fatto con la promessa, che suonava in realtà come una minaccia, di ripresentarlo. E così è stato. Cambio di localizzazione di qualche centinaio di metri, conferimento dei soli rifiuti speciali (industriali e artigianali, non più quelli urbani), stesse dimensioni, stessi quantitativi.

“L’opposizione delle associazioni e anche dei Comuni ha avuto la meglio, è prevalso l’interesse pubblico su quello privato” dichiara Alba Riva del Movimento Valledora“e ora che non ci sia due senza tre”.

Spesi 30mila euro

Sarebbe veramente un accanimento ripresentare un terzo progetto, ma  si sa: c’è chi può.

“Abbiamo già speso oltre 30 000 € solo come associazioni, senza contare i soldi spesi dai Comuni. Si potevano impiegare meglio quei soldi a favore delle nostre comunità” dice Anna Andorno del Movimento Valledora.

 

Lavori di riqualificazione

“Ora possiamo continuare il nostro lavoro di riqualificazione del territorio attraverso il turismo lento e l’agricoltura di qualità” dice infine Ettore Macchieraldo, esponente della minoranza nel Comune di Roppolo, vicepresidente di Movimento Lento e socio del Circolo Tavo Burat di recente escluso da Legambiente “è una grande vittoria del diritto, di quello alla salute, di quello dell’ambiente e, soprattutto, di quello delle future generazioni; garantendo la possibilità di un futuro diverso da quello che vorrebbero le lobby dei rifiuti”.

Per oggi si festeggia, Amministrazioni, associazioni e cittadini. Da domani si torna al lavoro per impedire il degrado dei nostri comuni e blindare il paesaggio , la bellezza, la qualità della vita e il lavoro lontano da interessi privati di aziende che non hanno portato nessun sviluppo a questa zona.

 

LEGGI ANCHE: Preghiere contro il progetto dell’inceneritore in Valledora

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3 Commenti

1 Commento

  1. Giovanni

    25 Giugno 2024 at 21:36

    Purtroppo si perdono le occasioni di investimento e lavoro, gli impianti da qualche parte vanno installati, Sembra di sentire un monologo di Salis, Sinistra incapace di realizzare cose utili.

  2. Spillo

    25 Giugno 2024 at 21:46

    Ho letto in altri articoli la dosdisfazioni di personaggi “rossi” per convenienza, che sperano che il mondo vada solo in bicicletta. L’importante è che venga unasa da altri, non da loro. Veri ipocrati politici, che si rendono conto della loro disfatta.

  3. Ardmando

    26 Giugno 2024 at 8:33

    In Italia uno degli sport nazionali è l’ipocrisia. Quella che muove soggetti come quelli che compongono certe associazioni e movimenti che si oppongono a qualsiasi cosa che non sia di loro gradimento, per ragioni che non siano altro che la miopia e la stupidità. Nell’articolo viene citato che l’associazione ha speso 30K euro di tasca propria per portare avanti questa farsa e io dico che mi auguro che ne debbano spendere molti di più e che alla fine perdano. L’Italia è inoltre uno dei pochi Paesi dove le minoranze pretendono di dettare legge sulle maggioranze. Chi ha dato l’autorità a queste associazioni di portare avanti una campagna denigratoria nei confronti di un soggetto industriale che porta capitali e lavoro sul territorio?
    Intanto l’Italia e gli italiani (compresi gli ignoranti di queste associazioni) continua a pagare sanzioni che l’Unione Europea continua ad infliggerci perchè non siamo in grado di gestire correttamente i rifiuti urbani e industriali, compresi quelli nucleari che produce QUALSIASI struttura sanitaria. Un sentito grazie a queste associazioni e movimenti di ignoranza sinistrofila (sono certo che dietro tutte queste associazioni c’è la politica deviata del famigerato partito pseudo ambientalista-comunista che va sotto la sigla di AVS, responsabile tra l’altro della vergognosa elezione al parlamento europeo di una pregiudicata in attesa di condanna, ex detenuta in Ungheria). Ma tutto questo un giorno vi si ritorcerà contro, è solo questione di tempo.

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