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“In Valle Elvo ho trovato un giacimento d’oro”

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La sua non è semplicemente una convinzione ma una certezza. Il sottosuolo della Valle Elvo contiene oro, molto oro, tale da rendere la zona l’Eldorado biellese. Traccia del metallo lui l’ha già trovata e oggi lancia un appello alle società del settore perché diano inizio a una campagna di ricerca. Ovviamente  è  pronto a dare tutte le indicazioni necessarie per la scoperta del giacimento. Il suo nome è Silvio Giorgi, 54 anni, residente a Occhieppo Inferiore, decoratore di professione.  
La storia del territorio documenta in un passato lontano, proprio nella zona della Valle Elvo, la presenza del metallo per il cui sfruttamento già i romani si misero all’opera. In tempi più moderni, a Vermogno, frazione di Zubiena, è attiva da tempo un’associazione di appassionati che con successo trascorrono parte del tempo libero a setacciare l’asta del torrente Elvo.
«Sono sempre stato convinto – afferma Silvio Giorgi – che il territorio  sia ricco d’oro e fin da giovane ne avevo trovato traccia. Circa  15 anni fa avendo tempo libero a disposizione a causa della chiusura della fabbrica tessile in cui lavoravo come impiegato tecnico, ho approfondito le mie teorie».
Profondo conoscitore del territorio, l’uomo ha effettuato una ricerca sistematica andando alla scoperta di zone la cui morfologia e la composizione del terreno stesso potessero nascondere il metallo. Una fatica che nel corso degli anni ha dato i suoi frutti. Nel 2004 Silvio Giorgi otteneva la conferma delle sue teorie facendo analizzare del materiale raccolto.  «Ai profani l‘oro che ho trovato può sembrare irrisorio – afferma oggi – ma bisogna tenere presente che il rapporto tra la quantità raccolta e il terreno scavato fa sì che il rendimento della zona, superiore ai 40 grammi di minerale aurifero per tonnellata,  sia addirittura maggiore a quella del Sudafrica, uno dei maggiori produttori mondiali». Ovviamente il minerale in questione è stato fatto analizzare presso un’azienda orafa di Valenza mediante processo di fusione dei minerali stessi.
Pensando di aver dato una svolta alla propria esistenza, nel corso degli anni l’uomo ha contattato diversi enti pubblici senza però trovare alcun appoggio e, quasi certamente, tanto malcelato scetticismo.
«Per quanto possa sembrare incredibile – afferma – sono convinto della mia scoperta e posso dimostrare con fotografie e il  materiale ritrovato che quanto affermo non è frutto della fantasia. In Valle Elvo c’è oro che aspetta solamente di essere riportato alla luce, ovviamente nel pieno rispetto dell’ambiente circostante».
Un semplice cittadino non ha nè le capacità tecniche nè tanto meno  economiche per dare inizio a una campagna di ricerca, come peraltro stabilito dalle disposizioni di legge.  Da qui un appello pubblico alle imprese interessate per dare avvio alla ricerca e all’estrazione.
Da parte nostra, ovviamente non siamo in grado di accertare o smentire la veridicità di quanto sostenuto, limitando dunque il nostro operato alla presa d’atto della testimonianza.  Se qualcuno fosse interessato può mettersi in contatto con il ricercatore inviando un messaggio al seguente indirizzo: silviogiorgi62@gmail.com. Silvio Giorgi risponderà ad aziende interessate fornendo loro campioni di minerale, materiale fotografico, dettagli tecnici e geologici comprovanti la veridicità di quanto sostenuto.

La sua non è semplicemente una convinzione ma una certezza. Il sottosuolo della Valle Elvo contiene oro, molto oro, tale da rendere la zona l’Eldorado biellese. Traccia del metallo lui l’ha già trovata e oggi lancia un appello alle società del settore perché diano inizio a una campagna di ricerca. Ovviamente  è  pronto a dare tutte le indicazioni necessarie per la scoperta del giacimento. Il suo nome è Silvio Giorgi, 54 anni, residente a Occhieppo Inferiore, decoratore di professione.  
La storia del territorio documenta in un passato lontano, proprio nella zona della Valle Elvo, la presenza del metallo per il cui sfruttamento già i romani si misero all’opera. In tempi più moderni, a Vermogno, frazione di Zubiena, è attiva da tempo un’associazione di appassionati che con successo trascorrono parte del tempo libero a setacciare l’asta del torrente Elvo.
«Sono sempre stato convinto – afferma Silvio Giorgi – che il territorio  sia ricco d’oro e fin da giovane ne avevo trovato traccia. Circa  15 anni fa avendo tempo libero a disposizione a causa della chiusura della fabbrica tessile in cui lavoravo come impiegato tecnico, ho approfondito le mie teorie».
Profondo conoscitore del territorio, l’uomo ha effettuato una ricerca sistematica andando alla scoperta di zone la cui morfologia e la composizione del terreno stesso potessero nascondere il metallo. Una fatica che nel corso degli anni ha dato i suoi frutti. Nel 2004 Silvio Giorgi otteneva la conferma delle sue teorie facendo analizzare del materiale raccolto.  «Ai profani l‘oro che ho trovato può sembrare irrisorio – afferma oggi – ma bisogna tenere presente che il rapporto tra la quantità raccolta e il terreno scavato fa sì che il rendimento della zona, superiore ai 40 grammi di minerale aurifero per tonnellata,  sia addirittura maggiore a quella del Sudafrica, uno dei maggiori produttori mondiali». Ovviamente il minerale in questione è stato fatto analizzare presso un’azienda orafa di Valenza mediante processo di fusione dei minerali stessi.
Pensando di aver dato una svolta alla propria esistenza, nel corso degli anni l’uomo ha contattato diversi enti pubblici senza però trovare alcun appoggio e, quasi certamente, tanto malcelato scetticismo.
«Per quanto possa sembrare incredibile – afferma – sono convinto della mia scoperta e posso dimostrare con fotografie e il  materiale ritrovato che quanto affermo non è frutto della fantasia. In Valle Elvo c’è oro che aspetta solamente di essere riportato alla luce, ovviamente nel pieno rispetto dell’ambiente circostante».
Un semplice cittadino non ha nè le capacità tecniche nè tanto meno  economiche per dare inizio a una campagna di ricerca, come peraltro stabilito dalle disposizioni di legge.  Da qui un appello pubblico alle imprese interessate per dare avvio alla ricerca e all’estrazione.
Da parte nostra, ovviamente non siamo in grado di accertare o smentire la veridicità di quanto sostenuto, limitando dunque il nostro operato alla presa d’atto della testimonianza.  Se qualcuno fosse interessato può mettersi in contatto con il ricercatore inviando un messaggio al seguente indirizzo: silviogiorgi62@gmail.com. Silvio Giorgi risponderà ad aziende interessate fornendo loro campioni di minerale, materiale fotografico, dettagli tecnici e geologici comprovanti la veridicità di quanto sostenuto.

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