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In tre province più pensionati che lavoratori: il record è biellese
A fronte di 82.127 ritirati dal lavoro, gli occupati sono 72.786: saldo negativo di 9.341
In tre province più pensionati che lavoratori: il record è biellese. Il sorpasso, nel Mezzogiorno, è avvenuto già da tempo. E non è una figura retorica: nel 2024, a fronte di 7,3 milioni di pensioni pagate, il Sud e le Isole contavano poco più di 6,4 milioni di occupati.
È l’area del Paese dove i pensionati superano gli attivi, e il dato – nero su bianco dall’Ufficio Studi della Cgia – disegna un’Italia sempre più anziana, assistita e con una base produttiva fragile. Ma il fenomeno, seppure con intensità diversa, tocca da vicino anche il Piemonte. Dove tre province – Biella, Alessandria e Vercelli – contano già più pensioni che lavoratori attivi.
In tre province più pensionati che lavoratori: il record è biellese
I dati relativi al nostro territorio in particolare denotano uno squilibrio di quasi 10mila unità, esattamente 9.341. A fronte di 72.786 lavoratori i pensionati sono infatti 82.127. E visto l’andamento demografico universalmente confermato nei prossimo anni la differenza continua a crescere, in negativo purtroppo.
La regione più squilibrata è la Puglia, che registra un saldo negativo di 231.700 unità tra pensioni e lavoratori. Seguono Calabria (-231.100), Sicilia (-182.394) e Campania (-128.744). Nel complesso, il Mezzogiorno mostra un saldo in rosso di -881.809, mentre il resto d’Italia tiene ancora botta. Il Nord-Ovest guadagna +910.170, il Nord-Est +771.796 e il Centro +520.423.
Le regioni più forti
Le regioni che reggono il sistema previdenziale e fiscale restano le stesse. Lombardia (+803.180), Veneto (+395.338), Lazio (+377.868), Emilia-Romagna (+227.710) e Toscana (+184.266). Qui la buona tenuta dell’occupazione degli ultimi due o tre anni ha consolidato un equilibrio che altrove è ormai saltato. In termini nazionali, le pensioni erogate sono state 23 milioni, a fronte di 23,9 milioni di occupati, con un avanzo apparente di appena 917 mila unità. Un margine sempre più sottile per un Paese che invecchia in fretta.
La ricerca mette in guardia. Con sempre più pensionati e un numero di occupati destinato a rimanere stabile, la spesa pubblica crescerà, rischiando di compromettere l’equilibrio dei conti e la tenuta economica e sociale.
I territori più in difficoltà
La provincia più in difficoltà è Lecce, con un saldo negativo di -90.306. Seguono Reggio Calabria (-86.977), Cosenza (-80.430), Taranto (-77.958) e Messina (-77.002). A spingere in basso i conti del Mezzogiorno non è tanto l’eccesso di pensioni di vecchiaia. Quanto la diffusione di trattamenti assistenziali e di invalidità, segno di un welfare che da sostegno è diventato, in molte zone, sostituto dell’occupazione.
Piemonte, le tre province in rosso fisso
Neanche il Piemonte può permettersi di dormire tranquillo. Nel complesso, la regione registra ancora un saldo positivo tra pensioni e occupati (+122.377). Ma tre province su otto hanno già più pensioni che lavoratori. Si tratta di Alessandria (-6.443), Vercelli (-7.068) e Biella (-9.341).
Nel resto della regione la bilancia resta favorevole, ma con margini che si assottigliano. Torino conta 959.476 occupati contro 864.550 pensioni (+94.926). Cuneo +28.199, Novara +15.112 e Asti +3.603, mentre Verbano-Cusio-Ossola resta appena sopra la parità (+3.388). Una distribuzione che fotografa una regione bifronte: il Piemonte industriale e metropolitano che resiste e quello periferico e agricolo che arretra.
Nel Nord complessivo, solo otto province mostrano un saldo negativo, e tre sono piemontesi. Un segnale preciso di declino demografico e produttivo. Che nel quadrante orientale – tra Alessandria, Biella e Vercelli – si somma all’erosione dell’occupazione tradizionale e alla difficoltà di rinnovare il tessuto economico locale.
LEGGI ANCHE: Nel Biellese le pensioni sono 49.366 per oltre 1,1 miliardi
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Ettore
15 Novembre 2025 at 8:28
Meglio senza lavoratori che invasi dagli islamici, che COMUNQUE non lavorano e devono essere mantenuti. Ripuliamo l’Italia.
steap63
15 Novembre 2025 at 17:01
Ripuliamola anche dalle pensioni fasulle italiane soprattutto in certe zone d’Italia e da certi privilegi dei politici visto che li manteniamo al pari di chi non lavora…. ma lei è vagamente xenofobo?…..
Ettore
15 Novembre 2025 at 18:28
Io sono CONVINTAMENTE xenofobo. E islamofobo e russofobo. E ne vado particolarmente fiero.
.Bruno
17 Novembre 2025 at 13:59
l unica cosa Ettore che puoi essere fiero è la tua ignoranza
.Bruno
15 Novembre 2025 at 12:11
ecco la farneticante visione della destra mi fa ridere quanta poca intelligenza hanno
Ettore
15 Novembre 2025 at 12:14
Parassita comunista. Inizieremo a toglierla a te la pensione, vecchio inutile. Ripuliamo l’Italia da islamici e comunisti.
.Bruno
15 Novembre 2025 at 14:57
e dai fascisti e leghisti parassiti di un sistema idioti più che ignoranti
.Bruno
15 Novembre 2025 at 16:39
Ettore non ho la pensione lavoro e mi sa che tu sei pensionato e se ci arrivi a prenderla con questo governo tienila stretta perché te la portano via e poi come farai con i psicofarmaci e medicine per la pressione?
Ettore
15 Novembre 2025 at 18:29
Tu sei un povero pensionato malato di mente, perchè non ricordi di averlo scritto tu stesso più volte di essere un pensionato. Il Sig. Armando te lo ricorda spesso e a quanto pare ha davvero ragione. ZECCA ROSSA.
steap63
15 Novembre 2025 at 16:57
Parlando seriamente, dopo le consuete risate sul teatrino da bambini viziati dei due fasciocomunisti, andrebbero approfonditi gli accertamenti sulle pensioni al sud…….
.Bruno
15 Novembre 2025 at 20:44
i vermi di destra si sono espressi oggi hanno fatto una nuova legge per gli abusi edilizi per prendere voti a Napoli siete vergognosi, armando non lo conosco e neanche mi farebbe piacere e vecchio può dire quello che vuole lo faccio anche io non sono pensionato ne zeccha rossa ma non avete capito superintelligenti che vi prendo per il culo da mesi non sono né di destra né di sinistra sono maoista anarchico e mi diverto un mondo a farvi incazzare scarti della societa
Marco
16 Novembre 2025 at 8:36
Le farneticazioni di un povero vecchio con problemi psichici. Fatti vedere da uno bravo.
Ettore
16 Novembre 2025 at 8:54
AHHAAHHAHAH ecco l’ennesimo voltafaccia del vecchio che si vergogna persino di cosa è. E che vuol far credere (a se stesso principalmente) di essere lui che fa incazzare il prossimo, quando basta vedere il tono dei suoi messaggi, sgrammaticati e carichi di odio, per capire quanto gli salga la pressione e quanto stia rosicando, piccolo essere comunista insignificante. Tranquillo, come disse qualcuno, sappiamo chi sei.
luigi
15 Novembre 2025 at 22:08
Vi ringrazio dei vostri batti becchi, in momenti di pausa sono anche divertenti.
la realtà è che nel biellese ci sono aziende che devono fermare degli impianti di produzione, perché non trovano lavoratori, le idee dei giovani sono quelle di non voler lavorare in fabbrica.
Grazie Genitori
.Bruno
17 Novembre 2025 at 8:11
mi diverto tanto a leggere le vostre cazzate e non mi vergogno affatto di ciò che sono hi girato il mondo in lungo e in largo ma cretini come quelli della destra di oggi non ne ho conosciuti partire da un governo di bugiardi che fanno credere a questi rozzi ignoranti quello che vogliono e loro pecore di un gregge li come pesci ad abboccare, sono fuori dal gregge Ettore , e mi diverto a stuzzicarvi però pensi veramente che l Italia è caduta un basso , e voi siete di una bassezza senza fine