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Illuminare e riscaldare Biella costa 2,5 milioni

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Un risparmio del 32% dal 2013 e mezzo milione di euro in meno sborsato nel 2016 rispetto all’anno scorso: è sempre meno cara la bolletta per energia elettrica e riscaldamento della città di Biella. Il dato complessivo si è fermato a poco più di 2,5 milioni di euro, spesi per i consumi per l’illuminazione pubblica (per i lampioni che illuminano strade, piazze e marciapiedi della città) e per gli edifici di proprietà comunale, dalle scuole alle palestre, dalle sedi municipali fino alla biblioteca, oltre che per il riscaldamento degli edifici cumunali stessi. Nel 2015, anno in cui era già cominciata la tendenza al risparmio, la bolletta era stata di poco superiore ai 3 milioni di euro.

La voce che ha fatto registrare il calo più considerevole è quella relativa all’energia elettrica: nel 2013 e nel 2014 il costo dell’illuminazione in città era stato di 1,9 milioni di euro, scesi nel 2015 a 1.584.000 e nel 2016 a 1.272.000. «È l’effetto» commenta il vicesindaco Diego Presa «di una serie di azioni. Pesa la sostituzione progressiva di sempre più punti luce in città attrezzati con lampade a Led anziché a incandescenza. Ma il risparmio è dato anche dalla revisione dei contratti con i fornitori e dai comportamenti anti-spreco, che ha un peso forse ancora più considerevole per quanto riguarda il riscaldamento». Anche in questo comparto c’è stato un risparmio: la somma della spesa per combustibili fossili, gas metano e teleriscaldamento è passata da 1.752.000 nel 2013 a 1.236.000 l’anno scorso. Nei quattro anni la spesa complessiva è scesa di 1.168.000 euro.

«Proseguiremo a lavorare su questo fronte con gli investimenti» aggiunge Presa. «Nel prossimo consiglio comunale sottoporremo al voto la delibera che prevede il passaggio a Led di altri 2mila punti luce in città, grazie a un accordo con Enerbit. In prospettiva l’operazione varrà un altro 30% di risparmio energetico».

 

Un risparmio del 32% dal 2013 e mezzo milione di euro in meno sborsato nel 2016 rispetto all’anno scorso: è sempre meno cara la bolletta per energia elettrica e riscaldamento della città di Biella. Il dato complessivo si è fermato a poco più di 2,5 milioni di euro, spesi per i consumi per l’illuminazione pubblica (per i lampioni che illuminano strade, piazze e marciapiedi della città) e per gli edifici di proprietà comunale, dalle scuole alle palestre, dalle sedi municipali fino alla biblioteca, oltre che per il riscaldamento degli edifici cumunali stessi. Nel 2015, anno in cui era già cominciata la tendenza al risparmio, la bolletta era stata di poco superiore ai 3 milioni di euro.

La voce che ha fatto registrare il calo più considerevole è quella relativa all’energia elettrica: nel 2013 e nel 2014 il costo dell’illuminazione in città era stato di 1,9 milioni di euro, scesi nel 2015 a 1.584.000 e nel 2016 a 1.272.000. «È l’effetto» commenta il vicesindaco Diego Presa «di una serie di azioni. Pesa la sostituzione progressiva di sempre più punti luce in città attrezzati con lampade a Led anziché a incandescenza. Ma il risparmio è dato anche dalla revisione dei contratti con i fornitori e dai comportamenti anti-spreco, che ha un peso forse ancora più considerevole per quanto riguarda il riscaldamento». Anche in questo comparto c’è stato un risparmio: la somma della spesa per combustibili fossili, gas metano e teleriscaldamento è passata da 1.752.000 nel 2013 a 1.236.000 l’anno scorso. Nei quattro anni la spesa complessiva è scesa di 1.168.000 euro.

«Proseguiremo a lavorare su questo fronte con gli investimenti» aggiunge Presa. «Nel prossimo consiglio comunale sottoporremo al voto la delibera che prevede il passaggio a Led di altri 2mila punti luce in città, grazie a un accordo con Enerbit. In prospettiva l’operazione varrà un altro 30% di risparmio energetico».

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