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Il sindaco di Biella venga a fare un giro nei locali pubblici e si renderà conto delle difficoltà che abbiamo

Sale & pepe, di Luigi Apicella

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Si spengono le luci di quell’ ultimo caffè” ci riporta alla mente un memorabile verso di Domenico Modugno che mai come oggi sembra di particolare attualità a Biella come altrove. Il tam tam mediatico su gas, energia, rincari e “campagna elettorale la qualunque” è martellante ma ci fa un po’ sorridere quando si arriva persino a parlare di “manuale del risparmio” quasi ci fosse un desiderio recondito, dopo il covid, di tornare a controllare e a disciplinare tutto per tutti.

Con la crisi energetica e della speculazione sui prezzi alle porte credo che ogni famiglia di buon senso, bollette alla mano, si sia già regolata di conseguenza specie qui da noi dove l’attitudine al risparmio è da sempre un tratto “distintivo” del nostro territorio. Alla non luce (di questi tempi…) di tutto questo, in un ottica futura, ascoltando il nostro sindaco “senza luce e senza paura” si partirà con il risparmiare prima qualche grado di riscaldamento negli uffici pubblici, per continuare poi con le luci natalizie​ da ridurre sotto le festività di fine anno.

Altra idea “illuminata” potrebbe essere quella di chiudere le luci nei giardini della città, in particolare nel parco della​ Rovere dove già con un’ ordinanza corradiniana c’è il divieto di bivacco. Se non bivacchi, la luce a che ti serve?! Questo per testimoniare il fatto che con gli slogan non si risolvono i problemi, specie se sono seri, al massimo li sposti e basta.

Inviterei il sindaco a girare un po’ per tutti i locali pubblici di Biella per farsi raccontare tutte le criticità vere che giornalmente si vivono e che sono sempre di più in aumento. In questi giorni poi, mi trovo nella mia terra di origine: girando per le strade ho incontrato un’ape (nel senso di motoveicolo…) che trasportava bombole di gas. Sulle fiancate la scritta illuminante “Peppe Gas va a tutto gas, prezzi accessibili… “.

Non è forse che questo Peppe d’altri tempi ha un filo diretto con Putin per tenere i prezzi bassi?! La crisi è crisi ma per noi campani si sa che la fantasia è l’anima del commercio. E poi chi meglio di una canzone napoletana potrebbe addolcire un po’ il leader russo da mesi ormai impegnato in un guerra senza ritorno? Crisi o non crisi la luce al sud, quella delle idee e del cuore, resta sempre accesa anche nelle difficoltà. Un esempio le luminarie di Salerno che, nonostante tutto, non abdicano e ci saranno perché è anche un segnale che non ci si deve arrendere alla paura. Mai. Ed allora a Biella se c’è un Peppe Gas si faccia avanti, con la speranza che nel frattempo la città resti viva e… accesa.
Luigi Apicella

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