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Il Piemonte vuole diventare una regione autonoma

Incontro a Roma

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Trasferire alla Regione oltre 100 funzioni attualmente in capo allo Stato: è la richiesta del Piemonte per ottenere maggiore autonomia differenziata su tutte le 23 competenze previste dagli articoli 116 e 117 della Costituzione. Ieri a Roma il Presidente della Regione ha voluto incontrare il Ministro degli Affari regionali, insieme al Presidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale, per dare il via alla Fase 2 del percorso già avviato, prima della pandemia .

Il prossimo passo sarà l’approvazione della Legge cornice nazionale , che il Ministro intende portare all’approvazione del Consiglio dei Ministri già entro l’estate , e in cui poi verranno incardinate le richieste di autonomia delle singole Regioni.

Il cambio del Governo e soprattutto l’emergenza sanitaria hanno frenato a livello nazionale l’iter, che adesso però riparte e vede il Piemonte in prima linea su questo tema insieme a Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, spiega il Presidente della Regione. Inizia quindi il dialogo diretto fra le strutture della Regione e quelle dei vari Ministeri per definire nel dettaglio la suddivisone delle competenze e anche i risparmi di risorse che si possono ottenere.

Appena il Parlamento avrà approvato la legge Quadro, il Piemonte potrà concretizzare la sua proposta. Una proposta già formulata in competenze e funzioni per poter lavorare in modo concreto in tempi brevi. Il presidente della Commissione ha ribadito quanto sia fondamentale riportare l’attenzione sulla cosiddetta questione settentrionale per un federalismo fiscale che permetta alle Regioni virtuose di utilizzare i propri risparmi fiscali sul proprio territorio.

La delibera approvata nel dicembre 2019 dal Consiglio regionale del Piemonte, ha ampliato la richiesta presentata dalla precedente amministrazione e chiede in particolare maggiore autonomia differenziata su:
Governo del territorio
Beni paesaggistici e culturali
Protezione civile e infrastrutture
Tutela e sicurezza del lavoro, istruzione tecnica e professionale, istruzione e formazione professionale e istruzione universitaria
Politiche sanitarie
Coordinamento della finanza pubblica e governance istituzionale
Ambiente
Fondi sanitari integrativi
Rapporti internazionali e con l’Unione Europea

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