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Il motore di “CossatoShop” è una ragazza di 26 anni

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Una realtà nata per favorire il commercio  stiamo parlando di “CossatoShop.

Una realtà nata per favorire il commercio  stiamo parlando di “CossatoShop.
Un sodalizio guidato da una ragazza giovane, appena 26 anni. Ilaria Monteferrario  grazie ad un suo curato lavoro di collage, sta riuscendo a coinvolgere  anche coloro che non erano del tutto sicuri di voler collaborare, oppure entrare a far parte dell’associazione: «Ora  – spiega Ilaria – abbiamo iniziato a collaborare con tutte le altre associazioni della città  perchè uniti si può creare qualcosa di buono. E io spero di rivedere la Cossato di quando ero bambina».
Le idee e i progetti non mancano, la voglia di   risollevare le sorti di attività fondamentali per il benessere del territorio è tanta.  Ilaria lavora nel negozio di abbigliamento femminile cittadino Nala, di proprietà della madre Barbara.

Dal febbraio 2015 ha  l’onore, e l’onere, di rappresentare i colleghi in un compito arduo ma non impossibile. Per lei, nata e cresciuta in paese, qualcosa si può e si deve ancora fare. Con Barbara Nevenzi e Nadia Bozzola ha deciso di rimboccarsi le maniche. «Abbiamo girato per i negozi  – -continua Ilaria – chiedendo ai commercianti cosa avrebbero voluto fare. Con tanta buona volontà ci siamo messe a lavorare e insieme ad una quarantina di colleghi e colleghe stiamo provando a dare il nostro contributo».

Le notti bianche sono sicuramente servite a far conoscere i negozi della città. Il 24 settembre scorso la collaborazione tra le associazioni locali ha permesso di raccogliere un notevole contributo per le popolazioni terremotate: «È stata la dimostrazione che senza pestarci i piedi l’uno con l’altro è possibile sostenerci a vicenda si sente tanto malcontento ma io spero di viverci altri sessant’anni e di non dovermene andare».

Basta alle polemiche, come nel caso delle luminarie natalizie. Ilaria  propone di aprire le porte dei negozi ai cittadini: «Avevamo  – conclude – proposto di chiudere la via centrale una volta al mese, magari il sabato.  Basterebbe un pomeriggio o una giornata intera per lasciare il tempo di cercare, conoscere e inserire attività varie anche al nostro interno. Poi magari diventa un’abitudine e si riesce a far entrare l’idea nella mente delle persone».

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