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Attualità

Il grande inganno dei platani abbattuti

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La documentazione progettuale allegata al bando di gara per assegnare i lavori di sistemazione della Piazza Duomo è molto precisa: prima di effettuare la sostituzione dei platani dovrà essere condotta l’indagine fitostatica (vedi qui sotto estratto Relazione Tecnica). Se l’indagine fitostatica escluderà difetti interni (in particolare il cancro del platano) si provvederà al trapianto.
Ovviamente la trasparente amministrazione Cavicchioli non ha pubblicato – prima dei tagli – la relazione fitostatica (è stata fatta?) ove si certificano i difetti interni e la pessima salute delle piante da sostituire. Le sezioni, a taglio avvenuto, illustrano infatti che le giovani piante (vedi nota 1) erano in salute, stabili, e certamente trapiantabili.
 
Stupisce, peraltro, che a risultare malati e instabili (e dunque da abbattere) siano solo i platani  della cortina a nord (costosi da trapiantare) e non i platani della cortina ovest (quelli che il progetto prevede solo di potare a “parallelepido continuo”).  
Una sorprendente confacenza che Madre Natura ha certamente assicurato ad impresa (economia nei lavori) e all’Amministrazione Comunale (la riduzione dei tempi cantiere per poter beneficiare dei finanziamenti).
Daltronde, per la piazza dei preti restaurata con soldi pubblici, non si sprecano i miracoli.
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(nota 1) Per gli smemorati:
I platani in Piazza Duomo sono alberi di posa recente, la più parte piantumati nel 1998 a seguito dell’avvelenamento attribuito dalla Città di Biella ai diserbanti in uso alla Cooperativa l’Arciere di Vercelli.