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Il Brich tornerà a vivere

Dopo la parentesi Manifacture60, il parco potrebbe essere affidato all’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore

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Il Brich tornerà a vivere. Il Brich è pronto a rinascere. Con la revoca ufficiale della concessione all’attuale gestore “Manifacture60” si apre la fase operativa della riqualificazione del parco e delle relative strutture.

È il primo passo, concreto e risolutivo. La revoca è motivata dalla mancata manutenzione del verde, il mancato pagamento del canone, la decadenza delle polizze assicurative. Oltre a numerose violazioni della convenzione firmata nel 2021.

Un passaggio tanto atteso da associazioni, cittadini, enti locali e da chi, come gli Amici del Brich, ha lottato instancabilmente affinché il sito non venisse abbandonato e destinato all’oblio.

Il Brich tornerà a vivere

Grazie a questo atto ufficiale, diventa concretamente spendibile il finanziamento regionale di 200mila euro, destinato alla manutenzione straordinaria. Ma non è tutto. Si apre anche il percorso legislativo per l’ingresso del Brich nella rete dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore.

La revoca della concessione riguarda l’intero comprensorio: non solo il castello, ma anche Cascina Alè e l’area del Parco.

«È un momento che attendevamo da tempo, un traguardo che giunge al termine di un percorso complesso – afferma il sindaco di Zumaglia, Edoardo De Faveri -. L’amministrazione non ha mai smesso di battersi per invertire un declino visibile e preoccupante. Dal 2022 ci siamo fatti sentire in tutte le sedi opportune, utilizzando gli strumenti amministrativi a nostra disposizione. Oggi, finalmente, si cambia rotta. Possiamo finalmente accogliere con gioia una notizia che segna un passaggio storico per il nostro territorio. In autunno il parco del Brich verrà restituito alla comunità, rigenerato, riqualificato e nuovamente accessibile».
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