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I vecchi abiti riprendono vita

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Grazie alla collaborazione tra l’associazione di Promozione Sociale Groove e le cooperative Tantintenti Onlus e Domus Letitiae, i vecchi abiti riprendono vita. Dopo più di un anno di attività Hobo è cresciuto e si è evoluto. Da maggio, negli spazi di via Milano 73 a Chiavazza, già sede della Bottega dei Mestieri, è nato lo show room che farà da punto di riferimento per tutti gli amanti della moda non convenzionale e dello scambio.

Grazie alla collaborazione tra l’associazione di Promozione Sociale Groove e le cooperative Tantintenti Onlus e Domus Letitiae, i vecchi abiti riprendono vita. Dopo più di un anno di attività Hobo è cresciuto e si è evoluto. Da maggio, negli spazi di via Milano 73 a Chiavazza, già sede della Bottega dei Mestieri, è nato lo show room che farà da punto di riferimento per tutti gli amanti della moda non convenzionale e dello scambio.

“L’attività iniziata a fine aprile, inizio maggio scorso, sta procedendo molto bene – conferma Federica Pizzato, una dei responsabili –. Sta funzionando in modo ottimale soprattutto la parte che riguarda lo scambio di abiti, infatti il refashioning è il settore più visitato”.

Oltre ad essere esposti una selezione di capi vintage, sono stati attivati due progetti all’insegna del riuso e della sostenibilità: il progetto di baratto abiti ed il progetto di re-fashioning che coinvolge direttamente i ragazzi disabili della Bottega dei Mestieri nel recupero dei vecchi tessuti ed i vecchi abiti.

“Due nuove tutor aiuteranno i ragazzi disabili nell’attività di re- faschioning – continua la responsabile. – I giovani ragazzi lavoreranno al laboratorio con i loro educatori e le tutor”.

Il laboratorio di Refashioning è già stato attivato con il progetto pilota che riguarda l’ambito musicale: l’album Mute della band biellese LoMè.

L’involucro che racchiude Mute è un manufatto unico: ogni custodia ha un numero di serie ed è stato creato trasformando pregiati tessuti donati da aziende biellesi in farfalle.

“Per il futuro abbiamo ancora un sacco di nuovi progetti, come per esempio la creazione di nuovi accessori di moda e nuovi capi di abbigliamento – conclude Federica Pizzato –. Per il momento non abbiamo un sito internet, ma utilizziamo solo facebook, dove comunichiamo gli eventi e le nostre iniziative”.

Adesso la fascia di età più coinvolta e che partecipa in modo attivo è quella dei giovani dai venti ai trent’anni. Si spera di coinvolgere il più presto possibile anche le persone più anziane e di fare così in modo di sensibilizzare anche il target più adulto. Orari dello show room sono  martedì e sabato dalle 10.00 alle 14.00.

Elisa Porelli

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