Attualità
I quattro dipendenti licenziati dello Spizzico ora sperano nel Burger King degli Orsi
La nostra città perde un altro esercizio commerciale: si tratta dello Spizzico situato in via Lamarmora, nel centro commerciale “I Giardini”.
Il fast food, luogo d’incontro e di ristoro molto frequentato dai giovanissimi, ha abbassato le saracinesche lunedì scorso ed è già iniziato lo smantellamento degli arredi.
«Confermiamo la chiusura del punto vendita ubicato nel centro cittadino e per il momento non ci sono informazioni riguardo ad un suo possibile spostamento in altri stabili della provincia – rende noto la sede centrale di Autogrill Spa di Rozzano, che si occupa della direzione di Spizzico».
La notizia fa seguito ad una lunga catena di attività cessate nel nostro territorio, pesantemente colpito dalla crisi economica: solo qualche giorno fa, infatti, ha chiuso a Biella il bar Venezia, uno dei locali storici di via Italia.
A farne le spese non è, tuttavia, solamente la comunità biellese ma soprattutto i dipendenti dei locali rimasti vuoti. “Mi sono occupato personalmente delle 4 lavoratrici di Spizzico – afferma Michele Racanelli, segretario generale di FILCAMS CGIL di Biella – L’azienda ha offerto alle dipendenti due trasferimenti, rispettivamente a Porta Nuova e a Vicolungo, ma è stato impossibile tenerne conto in quanto tutte loro hanno la famiglia nella nostra città. Si è, quindi, proceduto al licenziamento, così come previsto dalla normativa in vigore».
La situazione potrebbe sbloccarsi qualora l’indiscrezione dell’arrivo di Burger King a Gli Orsi trovasse la conferma ufficiale dalla direzione del centro commerciale. La catena di hamburger restaurant conosciuta in tutto il mondo, infatti, ha avviato da molti anni una partnership con Autogrill Spa, la stessa azienda che gestisce Spizzico ed altri marchi di ristorazione. «Mi auspico che nel caso in cui Burger King dovesse aprire a Biella, si tenga conto delle dipendenti appena licenziate, che hanno lavorato una vita per la società – conclude Michele Racanelli».
In attesa di ulteriori sviluppi, resta la preoccupazione per il futuro degli spazi di via Lamarmora, in quanto si teme che possano rimanere anch’essi vuoti per lungo tempo.
La nostra città perde un altro esercizio commerciale: si tratta dello Spizzico situato in via Lamarmora, nel centro commerciale “I Giardini”.
Il fast food, luogo d’incontro e di ristoro molto frequentato dai giovanissimi, ha abbassato le saracinesche lunedì scorso ed è già iniziato lo smantellamento degli arredi.
«Confermiamo la chiusura del punto vendita ubicato nel centro cittadino e per il momento non ci sono informazioni riguardo ad un suo possibile spostamento in altri stabili della provincia – rende noto la sede centrale di Autogrill Spa di Rozzano, che si occupa della direzione di Spizzico».
La notizia fa seguito ad una lunga catena di attività cessate nel nostro territorio, pesantemente colpito dalla crisi economica: solo qualche giorno fa, infatti, ha chiuso a Biella il bar Venezia, uno dei locali storici di via Italia.
A farne le spese non è, tuttavia, solamente la comunità biellese ma soprattutto i dipendenti dei locali rimasti vuoti. “Mi sono occupato personalmente delle 4 lavoratrici di Spizzico – afferma Michele Racanelli, segretario generale di FILCAMS CGIL di Biella – L’azienda ha offerto alle dipendenti due trasferimenti, rispettivamente a Porta Nuova e a Vicolungo, ma è stato impossibile tenerne conto in quanto tutte loro hanno la famiglia nella nostra città. Si è, quindi, proceduto al licenziamento, così come previsto dalla normativa in vigore».
La situazione potrebbe sbloccarsi qualora l’indiscrezione dell’arrivo di Burger King a Gli Orsi trovasse la conferma ufficiale dalla direzione del centro commerciale. La catena di hamburger restaurant conosciuta in tutto il mondo, infatti, ha avviato da molti anni una partnership con Autogrill Spa, la stessa azienda che gestisce Spizzico ed altri marchi di ristorazione. «Mi auspico che nel caso in cui Burger King dovesse aprire a Biella, si tenga conto delle dipendenti appena licenziate, che hanno lavorato una vita per la società – conclude Michele Racanelli».
In attesa di ulteriori sviluppi, resta la preoccupazione per il futuro degli spazi di via Lamarmora, in quanto si teme che possano rimanere anch’essi vuoti per lungo tempo.
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