I 70 anni d’attività della famiglia Ramella nel libro “Tradizioni e sapori a Oropa”

Per celebrare gli oltre settant’anni di attività, la famiglia Ramella si racconta nel libro “Tradizioni e sapori a Oropa” scritto da Emanuela Romano ed edito da Edizioni Botalla. A fare da cornice il Santuario Mariano cittadino, luogo  simbolo di questa  tradizione familiare  nonché gioiello del  territorio e patrimonio della memoria collettiva.   
«In occasione di questo importante traguardo – racconta Franco Ramella Trafighet – abbiamo deciso di raccontare la nostra storia a partire dal lontano 1948, anno in cui mio papà Giuseppe ha rilevato il ristorante Stazione dando inizio alle attività della nostra famiglia nella ristorazione. Ma il volume è anche un omaggio al nostro bellissimo territorio, in particolare a Oropa e al suo Santuario, luoghi da sempre a me molto cari e che porto nel cuore».
 «Il volume – continua l’autrice – oltre a ripercorrere la storia di questa famiglia di ristoratori attraverso l’esame dei documenti conservati presso l’Archivio Storico del Santuario di Oropa e gli articoli apparsi sui giornali del tempo, restituisce la storia dei due ristoranti, la Stazione e la Croce Bianca, presentando uno spaccato di storia del territorio».
Molto rilevante è poi il ruolo delle immagini all’interno del testo. «Oltre agli scatti della famiglia sono presenti fotografie provenienti dall’Archivio del Santuario e alcune immagini inedite gentilmente concesse da collezionisti privati che hanno messo a disposizione il loro patrimonio iconografico – prosegue Romano – Inoltre, il volume è arricchito dalle illustrazioni originali di Andrea Dalla Fontana – Equipe Arc-en-Ciel che scandiscono le tappe più significative del “viaggio” di questa famiglia di ristoratori».
Ma non è tutto. «Nel libro – conclude l’autrice –  non potevano mancare le ricette, dalla “polenta condita” del signor Giuseppe, ai risotti, alle rivisitazioni in chiave moderna di alcuni piatti della tradizione a raccontare un po’ del patrimonio enogastronomico del Biellese, da sempre tutelato e valorizzato dai Ramella». 

Nell’articolo foto di Stefano Ceretti

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