Attualità
“Grazie ai miei angeli custodi della Polizia”
La donna era stata vittima, nei giorni scorsi, del furto della borsa a Biella
“Grazie ai miei angeli custodi della Polizia”
“Grazie ai miei angeli custodi della Polizia”
Si è conclusa con un lieto fine e con un abbraccio la disavventura di Loredana Favaretto, che abbiamo raccontato sul numero di mercoledì. La polizia ieri ha accolto con sorpresa e piacere la storica voce di Radio Piemonte che ha voluto tornare in questura per rinnovare i suoi ringraziamenti a coloro che ha definito “i miei angeli custodi”.
La donna era stata vittima, nei giorni scorsi, del furto della borsa, avvenuto nel parcheggio del centro commerciale “I Giardini” e messo a segno con il trucco delle “monetine” lasciate cadere a terra per distrarre l’attenzione della vittima.
Le mosse dei malfattori, mentre si davano alla fuga a bordo di un’auto, avevano attirato l’attenzione di una pattuglia della Squadra Mobile, impegnata, come spesso accade, in specifici servizi per la prevenzione dei reati perpetrati nei confronti degli anziani.
I responsabili erano due uomini di origine sudamericana, tratti in arresto dagli agenti. Il maltolto era stato immediatamente riconsegnato alla proprietaria, incredula e riconoscente.
Dopo la convalida dell’arresto nei confronti dei due pregiudicati stranieri, sono poi stati emessi numerosi provvedimenti per inibirne la pericolosità sociale: foglio di via e divieto di dimora nella provincia di Biella nonché, risultando in stato di clandestinità, decreto di espulsione ed intimazione a lasciate il territorio nazionale.
«I reati che colpiscono persone appartenenti alle fasce più deboli e fragili come gli anziani – sottolineano dalla questura – toccano molto nel cuore anche noi poliziotti che, nelle vittime intravediamo lo sguardo di tanti nostri cari parenti. Lo slogan della Polizia, “Esserci Sempre”, si concretizza anche in questi piccoli gesti, come l’abbraccio e il sorriso della signora Loredana. Piccoli gesti che rendono gli agenti su strada fieri e orgogliosi del loro lavoro quotidiano».
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