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Funicolare Piazzo, il comune chiede i danni alla ditta che ha realizzato l’impianto

Tra l’altro l’ascensore inclinato non ha ancora superato il collaudo acustico

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Con il seguente messaggio apparso sulla propria pagina facebool l’assessore Davide Zappalà rende noto che il comune di Biella ha intentato causa alla società Maspero che ha realizzato la nuova funicolare del Piazzo.

Ecco il testo del messaggio: 

“Oggi abbiamo dato mandato allo Studio Legale Zoppolato e Associati di procedere in giudizio contro la ditta Maspero, a risarcimento dei danni subiti dal Comune nell’esecuzione dell’opera della cosiddetta funicolare o ascensore inclinato.
Da quando siamo subentrati al governo della città non abbiamo più pagato gli avanzamenti lavoro della ditta Maspero, cui spetterebbero – da contabilità di cantiere – € 135.000 euro di lavori eseguiti su un totale di € 1.350.000 di valore della gara d’appalto.
Nei primi tre anni abbiamo cercato, proprio con Maspero, di risolvere i problemi dell’impianto, in particolare i fermi macchina e l’attenuazione del rumore.
Mentre sui fermi siamo riusciti a fare molti passi avanti, tant’è che si verificano rarissimamente, l’attenuazione del rumore sembra una sfida troppo impegnativa per gli ingegneri di Maspero, che inizialmente hanno tentato alcune strade di soluzione senza successo, e da alcuni mesi hanno addirittura smesso di proporre soluzioni.
L’impianto non ha ancora superato il collaudo acustico e questa rappresenta una spada di Damocle che pende sulla testa del Comune.
Cercando strade alternative, col nostro ufficio tecnico, con la ditta Dama che ha vinto la gara per la manutenzione e con professionisti privati che siamo andati a reclutare in altri comuni che hanno installato ascensori inclinati, siamo oggi riusciti a definire una road map di interventi che ci portano a ritenere che sia giunto il momento di provare a muoverci autonomamente e abbandonare il supporto della Maspero, alla quale, quindi, chiediamo conto di quanto realizzato.
Il computo totale dei danni è in fase di quantificazione giacché ancora non sappiamo a quanto ammonteranno gli investimenti complessivi da effettuare per far fronte alle problematiche dell’impianto (di cui Maspero è colpevole).
Ad oggi abbiamo però già conteggiato:
euro 195.000 di “deprezzamento” perché il mezzo viaggia a velocità minore rispetto a quanto stabilito contrattualmente: nella nostra gara d’appalto si richiedeva un ascensore in grado di viaggiare a 2 m/sec, mentre l’USTIF ha omologato il nostro a soli 1,5 m/sec, ovverosia un 25% in meno di velocità che “diluito” con i 40 secondi necessari alla discesa e salita delle persone, portano un impianto meno efficace del 14,9% che sull’importo totale determina appunto 195.000 euro;
euro 19.856,72 per maggiori oneri per la direzione lavori, sempre imputabili a Maspero;
euro 6.597,76 per lo studio di impatto acustico a suo tempo commissionato a tecnici esperti.
Inoltre, come dicevamo, i costi per la progettazione ed esecuzione degli interventi che auspicabilmente risolveranno le problematiche lasciate in eredità da Maspero, oltre ai danni di immagine per i quali abbiamo già fatto avere allo Studio Zoppolato l’ampia rassegna stampa e i video di Striscia la Notizia.
Auspichiamo che già solo i 135.000 euro attualmente nel nostro bilancio, ma non impiegabili fino alla sentenza del giudice, possano rivelarsi sufficienti per giungere ad una nuova concezione di ascensore inclinato, e dunque per risolvere le problematiche.
Se i costi dovessero rivelarsi più alti, aggiorneremo le nostre pretese verso Maspero nel corso del giudizio civile.
Dalle nostre osservazioni possiamo dire che gli ormai pochissimi blocchi si realizzano:
– 80% momentanea interruzione del contatto tra il pettine a strisciamento e la blindovia di rame;
– 20% problemi di meccanica, in particolare il leggero disallineamento delle linee di corsa del contrappeso che, oltre ai fermi, determina un maggior costo manutentivo.
Per quanto concerne il problema del contatto fra pettine e blindovia l’intenzione è sostituire l’attuale sistema con un comando a onde radio, più affidabile in caso di oscillazione della cabina, e nei casi di pioggia o neve.
Per quanto concerne la meccanica, innanzitutto consentire alle ruote del contrappeso di basculare, lavorando sempre in contemporanea.
Per quanto concerne il contenimento del rumore, sostituire gli attuali rulli dove scorrono le funi con del materiale smorzante che attutisca le vibrazioni.
C’è ancora molta strada da fare ma sono convinto che alla fine avremo un gioiello di ingegneria, indispensabile per la vivacità di Biella e del suo quartiere storico”.

assessore Davide Zappalà

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