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Funicolare del Piazzo, sembra sia arrivato Babbo Natale…

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Sono entrati in funzione, in questi giorni, i due nuovi ascensori che hanno sostituito la nostra vecchia (e cara) Funicolare. Il clima di vera e propria euforia che aleggia intorno a questo nuovo impianto è veramente incredibile. Sembra di essere all’asilo quando arriva Babbo Natale.

Sicuramente la lunga attesa (ricordiamo che l’impianto è fermo da oltre un anno ed i lavori si sono conclusi (?) ora con un ritardo sui termini di consegna di circa 5 mesi!), ha contribuito ad alimentare un senso di quasi liberazione, ma, aldilà di tutto, un minimo di senso critico bisognerebbe pur conservarlo. Anche alla luce dell’ingente costo. Se per la popolazione si può parzialmente giustificare, per via degli enormi disagi che questa situazione stava creando al rione e di conseguenza all’intera città, da parte, invece, degli amministratori e dei più o meno addetti ai lavori tutta questa entusiastica esaltazione del nuovo impianto è parsa quantomeno prematura ed ingiustificata.

Il funzionamento, anche al netto dei guasti, non è propriamente entusiasmante. Le cabine, lungo il tragitto, pur viaggiando a velocità ridotta, ondeggiano in maniera decisamente anomala, se non preoccupante. Per non parlare dei rumori durante la corsa: scricchiolii, colpi secchi e poi il “passaggio dei giunti”. Sembra di essere ritornati sulla vecchia funicolare di fine ottocento, solamente che questo dovrebbe essere un impianto se non avveniristico, quantomeno al passo con i tempi.

E poi, le porte automatiche che si aprono a scatti accompagnate da un inquietante stridio. Per non parlare di problemi più squisitamente tecnici che non è il caso, in questa sede, di esporre. E che dire dei guasti, in poco più di 24 ore, due volte le cabine si sono fermate durante la corsa con persone chiuse all’interno. Per carità, può succedere (con questa frequenza però…). Certo che se l’intervento di emergenza lo effettuasse una ditta specializzata (come peraltro sembrava fosse in un primo tempo previsto), le operazioni per “liberare” gli utenti bloccati all’interno sarebbero decisamente più brevi e molto meno laboriose.

A noi, ovviamente, non resta che sperare in bene. Questo collegamento con la città bassa, per gli abitanti del Piazzo, è quanto mai vitale.

Cesare Erba
(Amici del Piazzo)

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