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Enerbit “Transizione ecologica fondamentale per lo sviluppo sostenibile”

Ancora nuove importanti novità

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Il Comitato tecnico Scientifico delle Comunità Energetiche Rinnovabili si è riunito, il 7 luglio 2023, per fornire tramite videocall, una panoramica sulle competenze a disposizione e l’apporto di una reciproca conoscenza sulle tematiche CER.

L’incontro si è aperto grazie al moderatore e Direttore Ener.bit, Alberto Prospero e il Presidente, Paolo Maggia, che ha illustrato le attività attualmente svolte dalla società, per i Comuni e la Provincia di Biella: “Sono molteplici le attività svolte da Ener.bit negli ultimi anni: dall’appalto di Building Automation, agli impianti fotovoltaici gestiti, dalle colonnine elettriche all’interesse per gli aderenti CER e il piano di azione PACE (Piano di Azione Comunità Energetiche)”.

La società, leader della transizione energetica, è stata anche chiamata in convegni e conferenze, all’infuori del territorio, per offrire le proprie competenze e usufruire dei funzionali modelli strategici, noti per l’efficienza dimostrata.

Di seguito la sintesi delle riflessioni emerse dalla discussione:

Sergio Olivero, dell’Energy Center del Politecnico di Torino, evidenzia l’importanza della realtà che, passo dopo passo, diffonde le buone pratiche energetiche, sia all’interno che all’esterno della Provincia: “Ener.bit è un laboratorio vivente, una comunità preziosa, dalla quale scaturiscono numerosi progetti. Le CER rappresentano il fulcro della nostra missione e grazie ai dati raccolti, avremo la possibilità di standardizzare il modello per le future realizzazioni. Questo importante lavoro di progettazione semplificherà le attività delle figure coinvolte”.

Stefano Pizzuti sottolinea l’importanza delle CER anche a livello nazionale: “L’attiva legislazione sulle Comunità Energetiche, che Ener.bit incentiva, fungerà da catalizzatore, non solo per le realtà del territorio, ma di chiunque intenda estendere ed amplificare l’elettrificazione sostenibile, offrendo maggiore accessibilità e continuità delle reti. La raccolta dei dati offrirà un utile strumento, a favore di ciascuno.

Matteo Zulianello si sofferma invece sull’impatto che l’attività RSE (Ricerca Sistema Energetico) offrirà negli anni futuri: “La mappatura delle CER renderà visibile il cambiamento che esse stanno apportando, in modo da efficientare ciascun elemento del processo: non solo per incrementare il numero di operazioni svolte, ma anche per evitare quegli interventi onerosi, eticamente perfetti ma essenzialmente inutili. Valuteremo l’evoluzione di ciascuna attività, per accertarci che le risorse siano sempre spese in maniera ottimale.

Giovanni Esposito, in qualità di Presidente Nazionale dei Periti, offre una visione globale delle competenze a disposizione: “La progettazione di schemi di attuazione, secondo le dinamiche di enti pubblici, come Ministeri e GSE, è utile a disporre un piano operativo, sulla base dei professionisti a nostra disposizione. Grazie alle sedi nazionali (circa 97 su tutto il territorio italiano) sarà possibile sostenere le realtà locali, con il contributo delle figure professionali richieste da ognuno.

Francesco Meneghetti guarda al futuro: “Occorre rompere gli schemi passati e sfruttare le tecnologie attuali, per irrompere nel futuro con cambiamenti e strumenti moderni. L’intelligenza artificiale offrirà grandi opportunità e dovremo strutturare piattaforme utili alla gestione dei dati: una sorta di centro di controllo, che grazie alla velocità degli automatismi offrirà un vantaggio strutturale senza eguali. Le nuove tecnologie possono considerare anche quegli aspetti sociali ed etici degli impatti CER.

Alberto Prospero introduce nuove figure professionali: finora tutti gli interventi delle rappresentanze hanno portato a preziosi contributi, i quali potranno realizzarsi grazie all’introduzione delle nuove figure professionali, che comprenderanno diversi campi d’azione, in ambito CER. Il Professionista di Sostenibilità offrirà un supporto continuo alle CER in crescita, in modo da seguirle dalla nascita, fino allo sviluppo.

Paolo Maggia, Presidente di Ener.bit, racchiude tutti gli interventi sotto lo stesso beneficio: “La gestione della CER si interfaccerà con un modello di business dell’energia e dell’erogazione dei servizi: attualmente questi ultimi avvengono in modo disgregato, ma potranno essere legati insieme in un unico modello di sviluppo. È pertanto necessario condividere una strategia di azione unificata.

Stefano Pizzuti intende procedere con cautela, soffermandosi sulla praticità di ciascuna azione: “Ciascuna attività idealistica è molto promettente, ma occorrerà testare ogni idea per accertarsi che essa possa avere uno sviluppo sostenibile. I business case sono estremamente utili per offrire un vademecum di buone pratiche: un riferimento per il supporto di tutti.

In conclusione il Comitato Tecnico Scientifico si incontrerà nel mese di settembre in un convegno in presenza, a Biella, per discutere delle tematiche in itinere.

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