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Ener.bit presentata Cer io: la comunità energetica rinnovabile

Un primo passo tutto biellese contro la crisi climatica.

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Ener.bit presentata Cer io: la comunità energetica rinnovabile

Ener.bit presentata Cer io: la comunità energetica rinnovabile

La crisi climatica e le sfide legate alla transizione energetica hanno portato alla necessità di ripensare radicalmente il nostro modello di produzione e consumo energetico. In questo contesto, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno emergendo come una soluzione innovativa e sostenibile, non solo per affrontare la crescente necessità di una transizione energetica diffusa, ma anche per promuovere modelli economici, più partecipativi e decentralizzati.
Il nostro territorio, con il suo forte legame storico con l’energia e la produzione industriale, grazie ad Ener.bit, alla Provincia di Biella e a numerosi sostenitori e partner, ha intrapreso la via del virtuosismo, per diventare protagonista di questa trasformazione. L’obiettivo, perpetrato da circa tre anni, mira ad un polo di riferimento, pioniere dell’autonomia energetica e della sostenibilità ambientale. Lo sviluppo della CER di Zona di Mercato ha rappresentato un importante passo avanti in questa direzione, dimostrando come le comunità locali, in sinergia con le istituzioni pubbliche, i cittadini ed il settore privato, possano guidare il cambiamento verso un futuro energetico più resiliente e condiviso.

L’importante presentazione della “CER io, energia condivisa”, presentata questa mattina, mercoledì 2 ottobre presso l’Auditorium Maurizio Sella di Sella Lab, rappresenta un ulteriore passo verso l’inclusione sociale, grazie all’attiva partecipazione della Croce Rossa Italiana – Comitato di Biella. La CER biellese, infatti, sostenuta da player chiave sul panorama nazionale, come il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), l’Energy Center del Politecnico di Torino e numerosi altri enti, si distingue per la sua visione lungimirante e inclusiva. L’iniziativa non solo offre grandi opportunità al territorio, ma diffonde un modello replicabile su tutte le realtà italiane, in linea con la normativa vigente e in costante sviluppo.
CER io, integra e sviluppa sinergie fra il settore pubblico e quello privato, integrandosi con il tessuto produttivo locale, coinvolgendo concretamente la comunità locale e promuovendo la sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica e sociale.

Numerosi gli ospiti della mattinata, che dalle ore 9.00 alle 12.30, hanno apportato il proprio contributo a sostegno di una causa che riguarda tutti. Presenti i rappresentanti territoriali, gli organi coinvolti, enti e associazioni di categoria, per diffondere il messaggio della rivoluzione energetica. Ospite d’eccellenza e moderatrice, la giornalista de Il Sole 24 ORE Filomena Greco, che ha portato la sua immensa esperienza, specialmente nel campo d’impresa, sul palco biellese: “L’energia è un tema cruciale per l’Italia, che incide fortemente sulla nostra competitività, dato l’alto costo che grava sia sulle imprese sia sulla pubblica amministrazione. Sperimentare nuovi modelli di produzione e consumo energetico è fondamentale. Le CER rappresentano un’opportunità concreta per favorire lo sviluppo di energie alternative, non come semplici incentivi aleatori, ma come veri meccanismi di investimento che generano ricadute positive sul territorio”.
Christian Clarizio – Head of Open Innovation Center Biella: “Ringrazio gli organizzatori e i numerosi partecipanti che oggi assisteranno a un tema così attuale. Sella Lab intende accompagnare le imprese verso la transizione energetica sostenibile e le CER sono strumenti fondamentali per la produzione decentralizzata”.

Gilberto Pichetto Fratin – Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collegamento: “Stiamo affrontando una grande sfida: ribaltare il rapporto tra fonti energetiche di origini fossili e rinnovabili e incrementare notevolmente la produzione. Non è solo una questione locale, ma globale. L’Italia, uno dei paesi più dipendenti dal fossile, ha già fatto passi avanti, sostituendo il gas russo con altre fonti, ma questo è solo l’inizio. Dobbiamo integrare nuove tecnologie e non ci fermeremo qui. L’obiettivo è rendere il nostro paese più autonomo e preparato per il futuro”.

Emanuele Ramella Pralungo – Presidente della Provincia di Biella: “Abbiamo creduto fin dall’inizio in questo progetto: dalle parole passiamo ai fatti e non solo sul nostro territorio. Grazie a Ener.bit e al suo direttivo, mettiamo a disposizione una Zona di Mercato ampia, con un’iniziativa altamente innovativa”.

Stefano Falco – delegato di Osvaldo Ansermino, Presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Biella: “Abbiamo accolto con piacere questo progetto lungimirante e ci impegneremo affinché si estenda e raggiunga risultati concreti, non solo da un punto di vista energetico, ma anche sociale”.

Paolo Maggia – Presidente Ener.bit: “È un piacere vedere così tanta partecipazione, perché il tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili sta prendendo piede anche sul territorio nazionale.  Sono quasi tre anni che lavoriamo a questo sogno e siamo orgogliosi dei progressi svolti fino ad ora. Abbiamo intravisto un’opportunità di sviluppo per il Biellese e ci sentiamo responsabili della politica energetica del territorio. Come i nostri avi, che creavano energia per far crescere la comunità, così dobbiamo fare noi oggi. Ringrazio tutti i nostri collaboratori e partner, perché grazie al loro contributo, guidati da Ener.bit, consegneremo al Biellese un vero gioiello”.

Michele Lerro – Presidente Fondazione CER io: “Questo progetto è molto ambizioso e voglio ringraziare la Provincia di Biella e la Croce Rossa per la visione e il coraggio dimostrati. Dopo anni di discussioni sulle Comunità Energetiche, è ora di trasformare le idee in fatti concreti. Con CER io, grazie ad Ener.bit, mettiamo al centro il singolo attraverso una formula aggregativa che unisce più soggetti attorno a un obiettivo comune. È un vero cambio di paradigma, fondamentale per ottimizzare le risorse energetiche e avviare politiche che aiutino a calmierare i costi”.

Elisa Guiot – Dirigente Regionale Piemonte: “L’iniziativa di Ener.bit e della Fondazione CER io coinvolge ampiamente il territorio, compresi gli enti del terzo settore e la Regione Piemonte offre assistenza legislativa e servizi come lo sportello energia. Dato che i tempi per accedere ai fondi del PNRR sono stretti, è importante collaborare e organizzarsi rapidamente per sfruttare al meglio le potenzialità”.

Alberto Prospero – Direttore Ener.bit: “La prima Comunità Energetica Rinnovabile sarà realizzata a Biella, con una potenza di 1,3 MW e un equilibrio quasi perfetto tra energia prodotta e condivisa all’80%. Questo rappresenta l’esempio tipico richiesto dal legislatore: produrre e consumare energia nello stesso luogo. Il progetto garantirà vantaggi significativi per scopi sociali e per combattere la povertà energetica. Dopo tre anni di lavoro, siamo pronti a concretizzare questo obiettivo in pochi mesi, coinvolgendo anche i privati e il terzo settore.”

Franco Coppa – Responsabile Area Energia dell’Unione Industriale Biellese: “Nel 2023, un’azienda italiana ha pagato mediamente il 20-30% in più per l’energia rispetto a un concorrente straniero. Questo costo influisce anche sullo sviluppo dell’Industria 5.0. L’uso crescente di intelligenza artificiale e big data potrebbe aumentare i consumi elettrici in Italia fino al 15% entro il 2030; occorre ridurre il gap”.

Andrea Lanzini – Professore ordinario Energy Center del Politecnico di Torino: “Il modello di ripartizione degli incentivi economici nelle CER consente di distribuire gli introiti non solo per il funzionamento, ma anche tra i vari membri, tenendo conto delle diverse categorie di partecipanti. È fondamentale distinguere tra produttori e consumatori per evitare una ripartizione squilibrata dei benefici, che non rispecchierebbe il reale contributo di ciascuno. Questo sistema ci permette di gestire gli incentivi in modo equo e sostenibile”.

Pierpaolo Oreste – Professore ordinario Politecnico di Torino: “La crisi climatica richiede azioni globali e il settore energetico, principale fonte di inquinamento, deve adottare soluzioni sostenibili. È possibile recuperare fino al 95% dei materiali dai pannelli fotovoltaici a fine vita, riducendo significativamente l’impatto ambientale”.

Fabio Armanasco – Membro Comitato Indirizzo IFEC: “Le CER hanno obiettivi ampi e non solo economici, promuovendo modelli di autoconsumo, ma gestire una struttura così complessa richiede grande attenzione. Per il successo a lungo termine delle CER, è necessaria una governance stabile e duratura”.

Elena Fammartino – Unioncamere Piemonte: “Il Servizio CER Piemonte, nato nel 2024, ha l’obiettivo di avvicinare le PMI piemontesi alle opportunità della transizione energetica. Vogliamo creare modelli di sviluppo che generino ricchezza sui territori, supportando la transizione, attraverso un supporto concreto”.

Cristina D’Ercole – Vicesegretaria generale Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte: “Promuoviamo la doppia transizione: digitale ed ecologica. Abbiamo lanciato la seconda edizione del bando per la transizione ecologica, raddoppiando lo stanziamento a 300.000 €. Il bando prevede contributi fino al 50% delle spese per le imprese che intendono avvalersi di consulenza, formazione o certificazione per migliorare l’efficienza energetica, ridurre i consumi e implementare sistemi ESG. Gli incentivi sono accessibili a partire da oggi, mercoledì 2 ottobre”.

Paolo Maggia – Presidente Ener.bit: “Oggi celebriamo il battesimo di CER io, una nuova entità che pone il Biellese in prima linea nella transizione energetica, un’opportunità fondamentale vista l’instabilità politica e le oscillazioni del mercato energetico. L’autoproduzione ci offrirà maggiori garanzie.
Dobbiamo agire rapidamente per sfruttare i fondi del PNRR e pensare a un territorio condiviso. È un’opportunità da cogliere e i cittadini devono essere accompagnati in questo percorso. Con Ener.bit e il Politecnico di Torino, possiamo investire e reinvestire nell’ambiente. Vi chiedo di farvi portavoce di questo progetto, che guarda al futuro e può rendere il Biellese sempre più attrattivo per le generazioni a venire”.

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