Attualità
Dal Veneto arrivano tre nuove pietre per l’area monumentale “Nuraghe Chervu”
Tra i diversi comuni italiani che hanno accolto l’invito della Città di Biella e del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” per completare, con una pavimentazione lapidea composta da pietre di riuso, l’area monumentale “Nuraghe Chervu”, oggi ne segnaliamo tre del Veneto. Si tratta di Valdobbiadene, Caprino Veronese e Pieve del Grappa, che hanno realizzato la loro pietra con inciso il nome del Comune e il numero di concittadini Caduti durante il Primo conflitto mondiale. “Partecipare con una pietra del nostro suolo con inciso il numero dei caduti di guerra significa dare memoria e onorare non solo quanti hanno perso la vita in queste circostanze, ma anche le loro famiglie – scrive il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese -. Ciò consente a Valdobbiadene e agli altri comuni italiani che hanno aderito all’iniziativa, di far parte di un progetto che rinnova e rafforza la riflessione su quali siano le conseguenze dei drammatici effetti degli scontri bellici. Le tragiche vicende del primo conflitto mondiale hanno segnato fortemente il nostro territorio, che fu distrutto dal tiro d’artiglieria italiana, poi ricostruito attraverso grandi sacrifici. Ringraziamo il comune di Biella e il circolo sardo Su Nuraghe per averci dato la possibilità di partecipare all’installazione commemorativa, affinché la memoria sia tramandata alle generazioni future e a quanti faranno visita al monumento”.
Tutte e tre le pietre riportano il nome della località con i numeri (214 per Valdobbiadene, 192 per Caprino Veronese e 12.615 per Pieve del Grappa, dov’è presente il Sacrario di Cima Grappa), che rappresentano i Caduti delle località situate nelle province di Treviso e Verona, durante la Prima Guerra Mondiale. “La pietra utilizzata proviene dal reimpiego di un paracarro collocato originariamente nell’antico collegamento stradale tra i forti di San Marco, nella frazione di Lubiara, e Cimo Grande, nella frazione di Spiazzi – ha spiegato il sindaco di Caprino Veronese Paola Arduini al vicesindaco Giacomo Moscarola -. Il materiale è un nembro rosato, marmo dal caratteristico colore arancione rosato tipico del nostro territorio. Il senso della Storia è questo: ricordare il passato per non ripeterne gli errori. Le notizie di attualità divulgate in questi giorni dai media di tutto il mondo ci riempiono di preoccupazioni e tristezza e ci invitano a riflettere ancora una volta sul significato della Memoria. Quando abbiamo accolto l’iniziativa di Biella, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che oggi si sarebbe potuto tornare a parlare di guerra. Il progetto dell’area monumentale, che accoglie unitamente tutti i Comuni italiani con i numeri dei loro Caduti, assume oggi un rinnovato valore di coesione in favore della Pace”.
Il sindaco Claudio Corradino si sofferma invece sull’importanza del ruolo svolto dalla Prefettura di Biella: “Grazie al loro intervento, che ha coinvolto tutte le altre Prefetture sparse sul territorio nazionale, affinché mandassero una comunicazione che sollecitasse i vari Comuni ad aderire al progetto, l’iniziativa ha ripreso grande vigore e solo questa mattina ne sono arrivate, via posta, un’altra decina”.
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