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Dal 2023 nessuna traccia di Vitale Fascella

“Chi l’ha visto?” riapre il caso. Ma nel Biellese nessuno ha mai notato nulla?

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sospese le ricerche

Dal 2023 nessuna traccia di Vitale Fascella

Dal 2023 nessuna traccia di Vitale Fascella

Resta avvolto nel buio il giallo di Oropa. Dalla fine di maggio dell’anno scorso un vigile in forza alla polizia locale di Torino è scomparso dopo aver parcheggiato l’auto, una Punto grigio scuro, in divieto di sosta a pochi metri dai cancelli del santuario. E da allora, di VitaleFascella, 59 anni, residente nel capoluogo piemontese, non si hanno più notizie.
A riportare l’attenzione sul caso di Oropa è stata, come spesso accade, la trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?” che mercoledì sera ha dedicato un ampio servizio alla vicenda. Fascella il 25 maggio 2023 era passato a salutare il padre Antonino, ricoverato al San Giovanni Bosco di Torino. Poi era salito, come faceva spesso, al santuario di Oropa, da sempre la sua meta preferita, aveva parcheggiato l’auto chiudendola dopo aver portato con sé uno zainetto e la pistola di ordinanza. La vettura era poi stata multata e rimossa il 2 giugno.

Il racconto del padre

«Non era depresso – ha raccontato il padre all’inviata di Raitre -. Ci siamo salutati e tutto era normale». Ma da quel momento Vitale è scomparso.
Anche l’ex sindaco Claudio Corradino ha raccontato una parte della vicenda, e cioè quella riferita alle ricerche: «Sono continuate a lungo, almeno un mese, ma senza risultato. Forse soffriva per la fine di una storia sentimentale».
Sembra certo che Vitale Fascella avesse chiuso da un mese una relazione con una donna che frequentava da tantissimi anni e che spesso lo aveva accompagnato a Oropa; un dettaglio, questo, confermato dalle titolari di due ristoranti del santuario che spesso l’avevano vista con lui.
Legato a questa donna c’è anche un aspetto particolare del caso: un testamento stilato dallo stesso Fascella nel quale l’uomo le lascerebbe tutti i suoi averi, escludendo dalla successione l’intera famiglia, compreso il fratello Nicola e le due nipotine che, come dice papà Antonino «amava tantissimo e voleva che studiassero all’università».
La donna avrebbe rivelato tra l’altro che Vitale le aveva confessato prima di sparire di essere ammalato e di aver deciso di non curarsi. Ma entrambe le rivelazioni non sono verificabili nell’immediato.

In trasmissione

Lo ha spiegato alla conduttrice, FedericaSciarelli, il legale della famiglia, l’avvocato PaolaZuppardo: «Attualmente non si può accedere al testamento perché Vitale Fascella non è morto ma sparito. Bisognerà attendere, se sarà necessario, la prossima primavera per ottenere una dichiarazione di assenza che può essere rilasciata dopo due anni. Lo stesso vale per il suo stato di salute, la cui riservatezza è tutelata dalla legge sulla privacy».
Insomma, il giallo di Oropa è ancora lontano dalla soluzione, almeno sulla base delle risultanze dell’inchiesta. Ma c’è un aspetto che rende ancora più inquietante l’intera vicenda: proprio quello legato al santuario e alle modalità della sparizione. Maggio è notoriamente il mese Mariano ed è anche il periodo in cui i pellegrini cominciano ad affluire molto più numerosi. Possibile che un uomo possa svanire nel nulla? Se Vitale Fascella fosse morto è verosimile che durante due intere stagioni di escursioni in montagna a piedi o in bicicletta, nessuno si sia imbattuto in una traccia, un oggetto se non addirittura in un corpo? Non va dimenticato che l’uomo aveva zainetto e pistola e nemmeno che l’estate 2023 è stata caldissima e senza precipitazioni, con una montagna molto più frequentata, anche da biellesi in cerca di fresco. Sembra improbabile che nessuno abbia visto nulla.
Ma per ora niente rompe il silenzio. Mentre papà Antonino in tv dice a questo figlio ingoiato dal mistero: «Non farmi morire con il desiderio di vederti un’ultima volta».
Cesare Maia

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