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Attualità

Dal 2011 le multe non pagate sono 5,2 milioni di euro

Dei 400mila euro oggetto del bando sperimentale per il recupero crediti, la società privata incaricata dal comune di Biella ne ha già incassato il 45 per cento

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BIELLA – La politica di fermezza e rigore del comune di Biella relativa al recupero delle multe sta dando i suoi frutti. «Piuttosto che fermezza – afferma l’assessore alle Finanze Silvio Tosi – parlerei di giustizia e correttezza nei confronti della maggioranza degli automobilisti che si è sempre comportata in modo corretto».

Passiamo alle cifre. Qualche mese fa l’amministrazione cittadina ha affidato, tramite gara pubblica e al momento in via sperimentale, a una società di recupero crediti il compito di introitare le somme non pagate. L’ammontare complessivo delle multe non pagate dal 2011 al 2023 è notevole, pari a circa cinque milioni duecentomila euro.

«Si è trattato di una prima tranche per complessivi 400mila euro – continua il responsabile delle Finanze – e a oggi è stato recuperato circa il 45 per cento del dovuto, e l’attività della società non è ancora terminata».

Tanto per capire il successo dell’operazione, negli anni passati l’amministrazione comunale aveva cercato di far pagare il dovuto tramite il cosiddetto ravvedimento operoso, ovvero dando la possibilità di saldare il debito effettuando versamenti non gravati da interessi e spese di notifiche. Operazioni che però avevano portate nelle casse comunali quasi nulla.

«La questione delle multe non pagate e più in generale delle tasse comunali non versate è purtroppo una situazione che va avanti da parecchio tempo. Tanto per dare un’idea dal 2011 a oggi l’ammontare delle sole multe non pagate, quindi non conteggiando altre tasse e imposte a partire dai rifiuti, è pari a circa 5 milioni e 200mila euro».

«I mancati pagamenti – continua l’assessore – sono un danno non solo per l’amministrazione ma per gli stessi cittadini. In pratica in tutti questi anni il comune di Biella non ha avuto a disposizione ben cinque milioni di euro da destinare alle manutenzioni, ai servizi, alla realizzazione dei progetti più disparati e via dicendo».

Come è noto, in queste ultime settimane, la società di recupero crediti che si è aggiudicata il relativo bando di gara pubblico, ha recuperato le somme anche attraverso il blocco dei soldi sul conto corrente a seguito di un’intimazione notificata agli uffici bancari e/o postali ove il debitore intrattiene rapporti di conto corrente. Di fatto, dopo questa notifica, si intima agli istituti di non consentire al debitore di prelevare danaro. Ovviamente questo passo è avvenuto dopo che negli anni passati il diretto interessato ha fatto orecchie da mercante cestinando inviti bonari e raccomandate e non sfruttando, come scritto inizialmente, la possibilità offerta dall’amministrazione di far fronte al debito versando somme non gravate da interessi e spese di notifica.

La conclusione dell’assessore Tosi è il rinnovato invito del comune a quanti non riescono a far fronte ai propri impegni perchè versano in condizioni economiche critiche: «Come ho sempre detto le persone che hanno reali difficoltà economiche e non riescono a far fronte ai pagamenti di multe e tasse comunali possono rivolgersi agli uffici per chiedere la rateizzazione. E‘ un periodo non facile e quindi da parte nostra vi è la massima disponibilità per venire incontro ai richiedenti che vivono questa situazione. Ovviamente l’invito da parte dell’amministrazione è rivolto a chi si trova in queste condizioni e non a quanti in tutti questi anni hanno fatto orecchie da mercante pur potendo assolvere ai propri doveri».

I più multati sono i milanesi

Esaminando i rendiconti dei proventi delle violazioni del Codice della Strada, a livello nazionale si scopre che l’importo complessivo incassato nel 2022 per le violazioni al codice della strada supera i 793 milioni di euro.

Ma quali sono i Comuni italiani che, nell’anno passato, hanno incassato di più dalle sanzioni legate alla violazione del codice della Strada?

A guidare la classifica dei più multati d’Italia sono nell’ordine: i conducenti milanesi, seguiti da quelli fiorentini e bolognesi.

Se Milano (151 milioni di euro), Roma (133 milioni) e Firenze (46 milioni) sono, infatti, i comuni che nel 2022 hanno incassato di più dalle sanzioni legate alle violazioni del Codice della Strada, rapportando le somme al numero di autovetture e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione, lo scenario cambia.

La città con il maggior numero di guidatori multati si conferma Milano dove, con un parco auto e moto di 870 mila veicoli, la “spesa pro capite” per multe stradali è stata di 174 euro.

Seguono in graduatoria i conducenti fiorentini, che in media nel 2022 hanno pagato contravvenzioni per un importo pari a 170 euro, mentre al terzo posto si posizionano quelli bolognesi, dove la spesa è stata di 163 euro a testa. Seguono Pavia, con 129 euro e Siena con 128 euro pro-capite.

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