Attualità
“Croce Rossa e 118, qualcuno ci deve delle spiegazioni”
Dopo 27 anni di Croce Rossa, penso di poter dire, senza essere additato come volontario con sindrome da sirena e quindi senza sospetti in tal senso, che abbandonare il soccorso è per la Croce Rossa smettere di fare quello che principalmente ha fatto negli ultimi 80 anni!
Lo sfogo di Varnerio Pozzo, storico volontario della Croce Rossa, pubblicato su Facebook.
Dopo 27 anni di Croce Rossa, penso di poter dire, senza essere additato come volontario con sindrome da sirena e quindi senza sospetti in tal senso, che abbandonare il soccorso è per la Croce Rossa smettere di fare quello che principalmente ha fatto negli ultimi 80 anni!
Abbiamo 200 persone addestrate da ottimi istruttori a fare soccorso con attestato 118 finale che di colpo non serviranno più….. Ovvio dal punto di vista umano faremo mille altre cose… pronto farmaco, ricerca persone scomparse, dimessi, dializzati, salvamento in acqua… Servizi dal punto di vista umano anche più gratificanti del soccorso, ove conta la tecnica operativa più che il rapporto umano, servizi per i quali sarò il primo ad aderire, ma il punto è un altro: perché notizie di questa portata le vengo sapere da Fb o dai giornali? Perché ho la sgradevole impressione che tutto passi alcuni metri sopra la mia testa?
Ora mi sta benissimo che il 118, per i quali siamo numeri, passi ad altri, ma non voglio essere un numero anche per l’ente a cui ho dedicato gran parte della mia vita… Voglio quindi sapere perché l’abbiamo perso. Troppo cari? Allora sarebbe scandaloso se scoprissimo che abbiamo cercato il maggior utile… Gli altri troppo bassi? Allora qualcuno si renda conto che non riusciranno a gestirlo… Ma qualcuno ci spieghi cosa è accaduto. Poi vogliamo abbandonare il soccorso? Bene, ma discutiamo in assemblea. Vogliamo fare dimessi h. 24? Bene, ma discutiamone tutti insieme.
Scusate lo scoramento, ma sono entrato in un’epoca in cui l’utente versava lo stretto necessario perché potessimo comprarci la benzina. Allora si andava a benzina e raccoglievamo con le cassette al mercato le offerte per cambiare l’ambulanza. Ora mi sento come parte di una grande azienda di cui un tempo ero socio effettivo e partecipavo alle decisioni ed ora sono in catena di montaggio a fare il maggior numero di pezzi… E ogni tanto leggo sul giornale cosa l’azienda ha fatto o deciso…
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