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Crisi del comparto orafo: CNA Piemonte lancia l’allarme

Preoccupazione per il futuro delle piccole e medie imprese.

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Cosa fare prima di vendere l'oro usato

Crisi del comparto orafo: CNA Piemonte lancia l’allarme

Crisi del comparto orafo: CNA Piemonte lancia l’allarme

Il comparto orafo piemontese sta affrontando una trasformazione senza precedenti che minaccia la sopravvivenza di centinaia di micro e piccole imprese, cuore pulsante della nostra tradizione artigiana e dell’economia locale, è in corso un processo di industrializzazione del distretto orafo che rischia di azzerare la sua unicità. Per questo è indispensabile agire subito con misure concrete per tutelare il tessuto produttivo ed evitare conseguenze irreversibili”. Lo dichiara Stefania Gagliano, direttrice della CNA di Alessandria, a margine del tavolo di confronto convocato dalla Regione Piemonte ad Alessandria per affrontare le criticità del settore.

CNA Piemonte accoglie con favore l’iniziativa della Regione e del vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino. Infatti  hanno dimostrato di cogliere l’urgenza e la gravità della situazione convocando un tavolo di confronto straordinario. “Apprezziamo la sensibilità dimostrata dalla Regione Piemonte e dal vicepresidente Chiorino nell’ascoltare le istanze del comparto e nel riconoscere l’emergenza che vivono le imprese artigiane orafe. È un segnale importante che testimonia la volontà di costruire un percorso condiviso per trovare soluzioni efficaci” ha sottolineato il Presidente di Cna Piemonte Giovanni Genovesio.

Il mercato

La crisi di tutto il comparto manifatturiero piemontese, aggravata dalla trasformazione profonda del mercato, dall’aumento dei costi e dalle difficoltà di accesso al credito, sta colpendo duramente le piccole imprese artigiane. “Le nostre imprese, molte delle quali a conduzione familiare, sono in grande sofferenza. Senza interventi immediati, rischiamo di perdere un patrimonio di competenze e tradizione unico al mondo” continua Genovesio.

Il tavolo, che sarà aggiornato il 6 febbraio 2025, rappresenta solo il primo passo di un percorso che deve essere rapido e incisivo. “Le imprese non possono aspettare: ogni giorno di ritardo significa avvicinarsi alla chiusura di attività storiche e alla dispersione di un patrimonio inestimabile. È il momento di trasformare le parole in azioni concrete” ha inoltre dichiarato il Presidente della Cna di Alessandria Mauro Ordazzo.

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