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Covid, continua il reclutamento di personale sanitario per l’emergenza

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Alla data del 5 novembre erano 3.184 gli operatori sanitari aggiuntivi attualmente a disposizione delle Aziende sanitarie locali grazie ai bandi di reclutamento emessi dall’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte: tra questi 514 medici, 1.273 infermieri, 1.397 altre figure professionali (operatori socio sanitari, tecnici di radiologia, infermieri pediatrici, assistenti sanitari, assistenti amministrativi, tecnici di laboratorio e consulenti per la formazione).

“Nell’ultimo mese – osserva l’assessore Luigi Icardi – abbiamo emesso 17 bandi di reclutamento di personale sanitario da destinare all’emergenza pandemica. Undici sono stati già chiusi, altri due sono in fase di valutazione dei titoli. Per rendere il più possibile attrattivo il bando degli infermieri, in scadenza il 5 dicembre, abbiamo esteso la durata del contratto a tre anni”.

Dopo aver ringraziato gli operatori della sanità, i medici, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e tutto il personale di supporto per la gestione del Covid, compresi i militari dell’Esercito e gli operatori sanitari da Cuba e dalla Cina che presto saranno in Piemonte per prestare la loro opera in ospedali e strutture di assistenza, Icardi prosegue così: “Faccio appello alla partecipazione ai bandi e invito gli ordini professionali ed i sindacati a segnalare eventuali ulteriori disponibilità. Chi può dia una mano, c’è bisogno del massimo sforzo per reperire personale sanitario da impiegare con urgenza in attività di vitale importanza per tutti”.

Nuova manifestazione d’interesse per prestare assistenza nelle strutture socio-sanitarie per pazienti Covid

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte rinnova la manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di operatori disponibili a prestare assistenza nelle strutture che ospitano pazienti affetti da Covid-19. Leggi il bando

Possono presentare la candidatura operatori socio-sanitari, studenti che stanno frequentando un corso per operatore socio-sanitario, persone in possesso di una laurea triennale da Educatore professionale, del diploma di Tecnico dei servizi socio-sanitari, dell’attestato di assistente familiare, del titolo di infermiera volontaria, nonché da chi ha svolto per almeno sei mesi assistenza al domicilio di anziani non autosufficienti e disabili con regolare contratto di lavoro.

“In questo momento di grave difficoltà, in cui moltissimi operatori socio-assistenziali non possono lavorare perché positivi al Covid – afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali, Chiara Caucino – viene nuovamente pubblicata la manifestazione d’interesse per tutti coloro che vorranno prestare attività nelle strutture per anziani o negli “alberghi assistiti” in cui viene garantito un presidio socio-sanitario. Si tratta di un’importante opportunità lavorativa che consente anche di aiutare le persone più fragili e dà un supporto importante in questo momento al nostro sistema socio-sanitario”.

Un analogo provvedimento pubblicato nel marzo scorso aveva consentito l’assunzione di oltre 5.000 operatori, tra i quali più di 1000 iscritti ai corsi da operatore socio-sanitario che attraverso questa attività hanno ottenuto il riconoscimento delle 500 ore di tirocinio formativo.

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