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Coronavirus, gli operatori dello spettacolo “non ci considerano soggetti economici e rischiamo la disfatta”

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Riceviamo e pubblichiamo la richiesta da parte di chi lavora nel mondo della cultura e dell’intrattenimento di predisporre dei provvedimenti urgenti che aiutino in un momento così difficile il loro settore.

Alla c.a. del sindaco di Biella Claudio Corradino, Degli Amministratori del Biellese e dei nostri rappresentanti in Parlamento, Lucia Azzolina, Gilberto Pichetto Fratin, Cristina Patelli, Andrea Delmastro e Roberto Pella, degli organi di Stampa, dei Funzionari di Ragione, Provincia e Comuni del Biellese, alla luce delle ultime notizie che stanno sopraggiungendo proprio in queste ore, in cui la cultura e gli operatori dello spettacolo continuano a non essere menzionati, scriviamo per sottoporre alla vostra attenzione istituzionale la condizione di estremo disagio organizzativo e di emergenza economica in cui è piombato – in seguito all’ordinanza regionale – tutto il settore culturale, degli eventi, dell’intrattenimento e dello spettacolo del nostro territorio biellese.

Certi della bontà delle misure adottate sotto il profilo logistico e sanitario per contenere e gestire l’emergenza, quello che vogliamo evidenziare è la pesante discriminazione sociale ed economica ai danni delle nostre categorie.

La Regione Piemonte, con i chiarimenti arrivati a un giorno dall’ordinanza, ha deciso di esentare dall’applicazione della stessa le attività produttive e commerciali, di fatto non considerandoci come soggetti economici.
Ma aldilà dell’alto valore sociale delle nostre attività sul territorio, che recentemente è anche stato insignito del riconoscimento di Città Creativa Unesco per la creatività in quanto motore di sviluppo economico, quello che non è stato considerato è che il nostro è un lavoro, che produce reddito e coinvolge moltissime persone e operatori.

Con la cultura messa troppo spesso ai margini delle decisioni politiche e una congiuntura che non ci rende le cose facili, in questi giorni ci sentiamo totalmente abbandonati: non possiamo lavorare, non abbiamo certezze in merito al futuro prossimo, e stiamo subendo pesanti danni economici che ricadono sulle imprese, sulle associazioni e sui lavoratori.

Analogamente a quanto fatto da altri operatori sul territorio nazionale, ci uniamo per chiedervi urgentemente di predisporre dei provvedimenti che possano fungere da paracadute economico e sociale in questa fase, per evitare una disfatta economica che, senza un intervento immediato della politica, coinvolgerà trasversalmente tutto il nostro settore e conseguentemente l’indotto a esso collegato.

Pertanto chiediamo accoratamente il vostro coinvolgimento, per porre rimedio a questo sentimento di abbandono che ci accomuna tutti, e rimettere il prima possibile al centro delle politiche del nostro territorio la cultura e la creatività, in quanto motori di sviluppo economico e promozione sociale.

Reload Sound Festival –
Biella Jazz Club –
La Fonderia Musicale –
Hydro –
Bolle di Malto –
Associazione Inchiostro –
Ned Kelly –
Tortuga –
Walhalla –
Road Runner –
Galileo –
Hemingway –
Cinema Verdi –
L’Alchimista –
Il Baretto –
Lorien Pub –
Loft Cafe –
Bar Capriccio –
Il Caffettino –
La Civetta –
Nightlife Project –
Caffè Brutticella –
L’avvelenata –
13900 –
Matteo caffè e cucina –
Tony Panini Buoni –
Olaf Mongrando –
Scuola di musica Sonoria –
Dyapason Scuola di musica –
Opificio dell’arte –
Glamour –
Bodega de Lopez – 

Lista in aggiornamento

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