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Coronavirus, al Belletti Bona la situazione è sotto controllo

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La cooperativa sociale Anteo che gestisce lo storico istituto Belletti Bona smentisce la notizia di fonte sindacale secondo la quale la situazione sanitaria all’interno della struttura sia critica a causa di un presunto focolaio di coronavirus.
«In riferimento all’articolo pubblicato sul vostro giornale in data 14 aprile – si legge nel lungo documento della direzione dell’istituto – relativo alla situazione delle RSA del territorio coinvolte nell’emergenza Covid-19, riteniamo doveroso smentire fermamente quanto riportato in merito alla RSA Belletti Bona: consideriamo, infatti, in questa situazione di grande preoccupazione generale, importante la divulgazione di informazioni corrette, per rispetto nei confronti degli ospiti della struttura, dei loro familiari e degli operatori che lavorano con dedizione e serietà».
Dal punto di vista sanitario la situazione è sotto controllo: «Su 111 anziani attualmente residenti presso l’Istituto Belletti Bona, ad oggi non risulta nessun caso positivo al virus Covid-19. In questo periodo abbiamo agito in maniera scrupolosa e prudenziale anticipando tutte le prescrizioni delle autorità sanitarie nazionali e regionali di diverse settimane, per esempio, a partire dal 24 febbraio, con la restrizione degli accessi a tutti gli esterni (familiari, visitatori e volontari). Come previsto dalle buone prassi sanitarie e dalla vigente normativa, quattro ospiti che presentavano sintomi influenzali sono stati adeguatamente isolati a fini preventivi, risolvendo positivamente, in un paio di giorni, la loro condizione. I rispettivi Medici di Medicina Generale sono stati informati dalla Direzione Sanitaria ed in accordo si è proceduto a segnalare gli ospiti per procedere alla richiesta di esecuzione dei test necessari per escludere la diagnosi microbiologica di SARS-COV-2. Gli operatori sociosanitari, gli infermieri, i fisioterapisti, gli animatori, i medici, gli addetti alle pulizie, i cuochi, gli impiegati tutti i giorni svolgono con umanità e silenziosamente il loro servizio, consapevoli dell’attuale situazione, dei rischi di un lavoro in una struttura comunitaria, sia per loro sia per le loro famiglie, con le difficoltà della gestione dei loro figli, con la chiara percezione di essere sottoposti a possibili processi sommari e attacchi gratuiti relativamente al proprio operato».
Per tutelare al massimo le condizioni di salute degli ospiti «dal 5 marzo, l’accesso alla struttura per le visite da parte dei familiari degli ospiti è stato vietato se non per espressa autorizzazione da parte della Direzione Sanitaria. Contestualmente si è reso possibile ricevere informazioni sanitarie relative ai loro cari contattando direttamente la Struttura ed i reparti di riferimento. Inoltre viene offerta loro la possibilità di verificare le stesse avendo attivato il servizio di videochiamata».
«Ampliando lo sguardo – si legge ancora nel documento – le residenze per anziani che il Gruppo Anteo gestisce in vari territori italiani sono da noi presidiate, fin dall’inizio dell’emergenza, con una serie di scelte strategiche, organizzative e operative finalizzate a contenere e gestire al meglio i contagi. In particolare, è stata immediatamente istituita una Unità di Crisi multiprofessionale, operativa 7 giorni su 7, volta garantire alle singole strutture indicazioni procedurali puntuali e concrete, forniture di dispositivi protettivi, eventuali sostituzioni di personale, assistenza tecnica e tecnologica, supporto organizzativo e psicologico. Contestualmente alla fornitura dei dispositivi di protezione individuale, Anteo ha altresì fornito specifiche indicazioni circa il loro corretto utilizzo, nonché formato gli operatori affinché applicassero le misure comportamentali previste dalle Disposizioni Ministeriali, dalle linee guide dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’OMS, oltre che dai protocolli sanitari previsti dalle ASL, al fine di scongiurare – nella maggior misura possibile – la diffusione di germi patogeni. Sono state inoltre avviate campagne di reclutamento di personale al fine di mantenere i nostri obblighi assistenziali e di cura cercando di conservare quegli standard qualitativi necessari alla attenzione che richiedono ospiti così indifesi».
«Ad oggi, grazie a queste misure adottate con tempestività, possiamo affermare che in tutte le nostre strutture sono costantemente monitorati gli eventuali casi di positività; questo ci permette una gestione puntuale e corretta della situazione. In queste settimane, abbiamo ricevuto un preziosissimo supporto da parte della Protezione Civile, alla quale rivolgiamo i nostri ringraziamenti più sentiti, così come siamo profondamente grati alle numerose persone che hanno manifestato tangibilmente la loro vicinanza ai nostri ospiti e ai nostri operatori, a partire da molti familiari degli ospiti stessi: abbiamo ricevuto gesti di generosità e segni di presenza che dimostrano come le strutture per anziani siano innanzitutto luoghi di sentimenti, di condivisione e di vita».
«È inutile negare – concludono i responsabili dell’Anteo – la complessità della situazione in cui anche noi operiamo, con l’estrema difficoltà di reperimento dei dispositivi di protezione, con la difficoltà di effettuare tamponi ed esami sierologici e con la nota condizione di ipersaturazione delle strutture ospedaliere. Tuttavia, nella certezza di avere posto in essere tutto quello che era in nostro potere effettuare e di aver scrupolosamente applicato tutte le precauzioni indicate dagli organi competenti, manteniamo altissima la vigilanza e l’attenzione, anche in merito alla correttezza delle informazioni che riguardano il nostro settore, soprattutto per rispetto nei confronti delle persone delle quali ci prendiamo cura».

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1 Commento

1 Commento

  1. Giorgio

    19 Aprile 2020 at 18:35

    Bravo Mimmo, complimenti per il vostro lavoro, a tutela di ospiti ed operatori.

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