Attualità
Contro la crisi arrivano i buoni lavoro
Nella fitta rete del patto di stabilità del comune di Cossato si fa largo la possibilità di utilizzare una forma di assistenza alternativa: i buoni lavoro, voucher, che impiegherebbero temporaneamente le persone in difficoltà economica o sociale.
Nella fitta rete del patto di stabilità del comune di Cossato si fa largo la possibilità di utilizzare una forma di assistenza alternativa: i buoni lavoro, voucher, che impiegherebbero temporaneamente le persone in difficoltà economica o sociale.
A spiegarne i dettagli è l’assessore ai Servizi di assistenza, Enrico Moggio: “Fino a poco tempo fa questa via ci era preclusa, vincolati come sempre dal patto di stabilità che, considerando i voucher una costo per il personale, ci impediva di stanziare più di quanto avevamo speso l’anno prima. Ora il Governo, modificando la normativa, chiede che si tenga conto della spesa media sostenuta nell’arco degli ultimi tre anni. Facendo bene i conti, la nuova posizione ci dà un piccolo margine di manovra. Pur nelle ristrettezze del bilancio, ritagliaremmo una quota per i buoni lavoro da utilizzare nei momenti di necessità, come la pulizia dei marciapiedi dopo una nevicata. Il progetto, ostacolato dalle normative sulla sicurezza del lavoratore, potrebbe realizzarsi nel 2015”.
Ci sarebbe anche l’intenzione di utilizzare il lavoro volontario, pensando ai genitori che si attiverebbero per fare manutenzione negli edifici scolastici: “L’idea è di creare dei comitati, all’interno dei quali i responsabibili del cantiere e della sicurezza diventarebbero per il Comune le figure di riferimento sul campo. Il servizio civico volontario è disciplinato da decreto legge e prevede sconti sulle tasse comunali per chi si attiva”.
I due progetti si integrerebbero con iniziative già definite. “Con dei fondi regionali accoglieremo quattro persone nominate da Cissabo che contribuiranno nella gestione del decoro cittadino e che lavoreranno part-time per duecentoquaranta giorni, percependo 350/400 euro al mese. L’importo di nostra competenza è di 15 mila euro e, appena la Regione sbloccherà la sua quota, il progetto potrà partire. Abbiamo poi dato disponibilità ad accogliere altre due persone, che si affiancheranno alle quattro. Queste saranno selezionate dal ministero di Grazia e Giustizia, essendo detenuti a cui è concesso di scontare una parte della pena lavorando. La spesa di nostra competenza è di mille euro per le spese assicurative”.
Anna Arietti
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