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Ciao Paola, ti amerò per sempre

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Egregio Direttore, descriversi è un compito arduo perche non conosciamo noi stessi fino in fondo ed il più delle volte ci soffermiamo ad alcuni dettagli meramente superficiali per descrivere ciò che rappresentiamo di noi e non ciò che realmente siamo agli occhi di chi ci osserva. In effetti, il miglior modo per descriverci è ascoltare ciò che gli altri pensano di noi senza parlare e noi nel descrivere gli altri forse ritroviamo un po’ di noi stessi e quindi le nostre debolezze, le virtù ed i pregi, i nostri difetti ed e’ ovvio che se a descriverci e’ qualcuno che ha imparato a conoscerci da molto vicino per ciò che eravamo o ciò che siamo, frequentendoci, vivendo e condividendo con noi sia le gioie che i dolori della vita allora la descrizione assume un significato che si avvicina di molto alla verità.

Io, con questa lettera vorrei descriverle chi era mia sorella Paola perché penso di doverle rendere omaggio per ciò è  stata per me e ciò che ha rappresentato e lo farò con gli occhi di chi ha saputo amarla davvero in modo profondo oltre ogni umana immaginazione ma che ha anche saputo odiare (ancor oggi e per sempre!!) chi le ha fatto del male e cioè provare quei sentimenti veri. Sentimenti che solo chi ha un animo sensibile con il termometro rotto può provare cosi intensamente confrontatosi con il mondo che lo circonda.

Paola era una donna ed una persona meravigliosa e mi viene in mente questo: “Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive. Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza. Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che inoltre è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa. Non innamorarti di una donna che ride, o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica. Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente. Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così. Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro. Mai. (Martha Rivera Garrido)

Paola era davvero bellissima e la sua bellezza corrispondeva alla “verità” e cioè quella qualità contraria alla menzogna e che in modo spontaneo suscitava sensazioni di piacevolezza e benessere, una bellezza oggettiva tradotta in un’emozione, proprio come quella bellezza che ti abbaglia e rapisce e si trova in ogni ambito: in natura, nell’arte, nel pensiero, ed era bella come un cielo stellato, un “capolavoro” e tentare di raccogliere in un pensiero tutta questa bellezza e’ difficilissimo ma ci proverò e se penso a Paola “La vera bellezza di una donna non risiede solo nell’estetica, ma è riflessa nella propria anima e la capacità di donare con amore, e la passione che essa mostra, la sua bellezza si percepiva dai suoi occhi, perché i suoi occhi erano la porta del suo cuore, il posto nel quale risiedeva tutto il suo amore”

Paola, era un essere umano pieno di vita, pieno d’amore, di una acutissima intelligenza, ironia e sarcasmo ed era irriverente e simpaticissima ed amava godersi la vita nonostante la vita non fosse stata semplice e la sofferenza ed il dolore fossero sempre presenti e fino alla fine. Dopo la sua morte ho compreso che certe persone sono in grado di lasciare un segno indelebile e tutti le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarla nelle vie della vita le volevano bene tranne qualche stolto privi di sentimenti ed incapace di amare se non se stesso, perché i più avevano capito con chi avessero a che fare.

Paola era immensamente forte, una donna capace di esprimere i sentimenti più veri, di darsi totalmente ed aiutare i più deboli e combattere i più forti e le ingiustizie della vita pagandone a carissimo prezzo le conseguenze. Paola era semplice ma anche molto sofisticata ed aveva un carattere bellissimo ma anche difficile perché aveva “vero carattere”, era elegante e oltremodo affascinante e credetemi donne così ce ne sono pochissime e se avrete la fortuna di incontrarle, vivetele, amatele!! amatele intensamente e profondamente non ve ne pentirete mai!!! E poi sapete una cosa, delle volte ho come l’impressione che mia sorella non sia morta perché viva in ogni cosa che faccio e forse sta parlando e scrivendo qui adesso in questo preciso istante volando via seppur con le ali spezzate.

Poco prima di morire a causa di un tumore celebrale che ha combattuto con coraggio e con tutte le sue forze ed in condizioni che qui indicherò solo brevemente per pudore e massimo rispetto della sofferenza sua ed altrui, nonostante non potesse più parlare, muoversi e cibarsi e fosse la rappresentazione fisica di un “omino Michelin” (per quanto da lei stessa indicato!) dopo aver pesato tutta la vita 45 kg. bagnati fece un cenno con quegli occhi azzurri bellissimi, veri e così uguali ai miei e disse con un filo di voce a chi le stava per ignettare l’ennesima dose di antidolorifico utile ai malati in fase terminale per alleviare il dolore “qui, qui o se no mi sgonfio”.

Questa era mia sorella, una persona che non era in grado di piangersi addosso non lo avrebbe mai fatto!!! e non si sarebbe mai piegata, spezzata o tagliata a pezzi ed amava lottare e ridere, scherzare anche in punto di morte perché aveva le “palle” non come certi sfigati che sembrerebbero uomini ma sono delle femminuccie e se qualcuno spera di farmi tacere e che mia sorella non possa attraverso di me far sentire la propria voce in merito alla storiaccia “inforno due per due e ti do un pacco regalo” si sbaglia di grosso perché buon sangue non mente e perche lo devo a mia sorella in ragione di tutto l’amore che mi ha donato in tutti questi anni di felicità e tristezza e lo farò per i miei familiari e per i miei figli e per tutte le altre persone e soprattutto lo faccio da “uomo” non da “ominicchio, quaraquaqua o pigliainculo” (Sciascia) che scrivono per mero opportunismo di casta o per interessi politici o economici perché vorrebbero da subito prendere il posto di qualcuno o perché non sanno che cosa fare nella loro inutile vita, solo utile a dire scemenze, fatevene una ragione perché in virtù di questa vicenda sono state toccate corde che non andrebbero mai suonate e che obbiettivamente trascendono rispetto ad una umana tolleranza e decenza ed io divrei rispettare “le garanzie” e allora rispettate anche voi le mie e di Paola!!

Libertà di pensiero ed espressione ed io sono un difensore armato di intelligenza per ciò che amo ed ho amato e rispettato tanto e così profondamente per tutta la vita ma sono anche un cane che non abbaia e pur essendo Cristiano e Cattolico non porgerò mai l’altra guancia ed ogni giorno di più sono convinto che mia sorella sarebbe stata fiera di me, di tutto ciò che ho scritto, che sto facendo e del fatto che nel mio piccolo sto cercando di farla parlare, resuscitandone ahimè solo la voce per far sì che sia ancora “viva” anche da morta ed in questo modo visibile e non destinata ad essere dimenticata come vorrebbero alcuni squallidi soggetti totalmente privi di spessore morale ( loro si ne sono privi ed indecenti!!!!!) , io non lo permetterò mai perché non me lo perdonerei mai!!!! il fatto di esser stato fermo, immobile ad osservare tutto questo schifo senza aver detto o fatto nulla perché non avrò pace e serenità sino a quando non verrà chiusa e saldata la porta della cella o delle celle per lungo corso e non accetto ed accetterò mai e poi mai una soluzione all’italiana “annacquata” e melensa per il rispetto che devo a mia sorella.

In ogni caso, non so se tutto ciò possa interessarvi ma quando scrivo o descrivo qualche cosa amo studiare, ricercare, informarmi e leggere anche documenti che farebbero inorridire chiunque ( o forse no!!) e giusto appunto ho letto e riletto più volte ed in questi giorni diverse lettere della “ZENTRALBAULEITUNG DI AUSCHWITZ” ed una in particolare datata 28/06/1943 mi ha colpito in virtù dei suoi contenuti così illuminanti e credetemi costoro erano molto efficienti in materia, per nulla folli quando idealizzarono e ingegnerizzarono la struttura produttiva e riuscivano a pieno regime a cremare 1440 corpi al giorno perché avevano industrializzato il sistema, per cui erano davvero dei “fuori classe e professionisti del settore” e non certo dei dilettanti allo sbaraglio e con la puzza sotto il naso e la spudoratezza di chi nonostante tutto e tutto sommato pensa di poterla sfangare in qualche modo perche se gli diamo la “libertà” di pensarlo gli daremo anche la “liberta’” di crederlo oppure no?

Perche tutto è discutibile però almeno un punto “fermo”, una imposizione alternativa alla libertà assoluta sarebbe stata accettabile, ma come contraddire chi ha ritenuto di dover ridare ad un uomo ciò che egli ha di più prezioso e cioè la sua libertà di respirare aria pulita, di cibarsi liberamente, di pensare e con essa senza restrizione alcuna la libertà di poter decidere di come “disporre” dei propri averi e della propria libertà di disporli, lo stesso uomo dovrebbe assumersi però anche la libertà di liberare dalla sofferenza chi prova dolore e chi si stringe ad un ricordo e che una ragione ancora non ha in virtù di questo dolore senza nessun “antidolorifico”, chi non ha mai deliberatamente utilizzato la propria libertà per offendere e delinquere “uccidendo e stuprando la morte”ma che al contrario ha liberamente subito senza potersi liberare del proprio carnefice, chi non e’ libero di pensare ad altro se non a ridare la libertà della dignità alle anime offese delle persone che liberamente avevano scelto di amare.

Paola mía sorella adorata, un giorno ci rincontreremo e per ora mi limiterò ad amarti da qui se non ti dispiace perché per morire c’è sempre tempo ed io come tu ben sai vivrò anche per te ed inoltre vivrò per essere felice nel vederti crescere ogni giorno di più nella terribile ma amorevole “Emma” e proprio perché terribile ed amorevole ti rivedo in lei come in nessun altro al mondo.

Ti amo e ti amerò per sempre, tuo fratello.

Massimo Tescari

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