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Chiudiamo il ponte della tangenziale ai pedoni

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Delmastro propone di installare barriere agli attuali accessi pedonali, mediante cartelli ben visibili, in modo che gli automobilisti possano chiamare le forze dell’ordine ogni qualvolta scorgano un pedone passeggiare sul ponte

“Chiudiamo il ponte della tangenziale al passaggio dei pedoni”. Lo chiede il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro delle Vedove. Premesso che:

– il ponte cha attraverso il torrente Cervo su Corso lago Maggiore – “ponte della tangenziale” – è sempre più spesso e tragicamente meta di suicidi;

– secondo il prestigioso ed autorevole parere del direttore di Psichiatria dell’Asl locale, Dott. Roberto Merli, apporre barriere di protezione su detto ponte ridurrebbe sensibilmente il numero dei suicidi;

– secondo il dott. Roberto Merli, allontanare dall’aspirante suicida la possibilità di togliersi la vita facilmente può comportare il salvataggio della stessa e tale risultato potrebbe essere conseguito ponendo le barriere di protezione ai lati del ponte difficili da scavalcare, sulla scorta di quanto già effettuato su un altro ponte conosciuto per lo stesso motivo: quello della Pistolesa;

– il costo di dette barriere ha finora scoraggiato le amministrazioni dal procedere con queste installazioni; – in ogni caso la tesi del Dott. Roberto Merli è suggestiva ed il numero di suicidi, complice anche una società sempre più individualista ed in crisi economica e valoriale, è in costante aumento;

– in particolar modo appare decisamente interessante la convinzione del Dott. Roberto Merli in ordine al fatto che “le barriere servono a impedire il tentativo immediato di suicidio legato all’impulso che dura pochi minuti”

– il ponte in oggetto non è interdetto al transito pedonale nonostante siano pochissime le persone che lo utilizzano per recarsi a piedi a Chiavazza o nel Biellese orientale;

– interdire il traffico e apporre barriere solamente nei punti di accesso pedonale sarebbe operazione decisamente abbordabile sotto il profilo economico e consentirebbe alle amministrazioni di valutare effettivamente la portata deterrente delle barriere;

  • vietare ed interdire il passaggio pedonale sul ponte anche per il tramite di barriere poste ai soli accessi pedonali potrebbe costituire una prima forma di contenimento e, peraltro. chiunque decidesse comunque di percorrerlo a piedi attirerebbe immediatamente l’attenzione degli automobilisti di passaggio.

 Tutto ciò premesso, Delmastro chiede al sindaco e all’assessore competente:

  1. se non ritengano opportuno, anche solo per un periodo di prova, vietare sul ponte del Cervo lungo Corso Lago Maggiore l’attraversamento pedonale mediante l’installazione di barriere agli attuali accessi pedonali, mediante cartelli ben visibili, in modo che gli automobilisti possano chiamare le forze dell’ordine ogni qualvolta scorgano un pedone passeggiare sul ponte anche al fine di valutare l’effettiva portata deterrente di future ed eventuali barriere;
  2. In caso affermativo se, per il tramite del coinvolgimento della Provincia di Biella, intendano proporre tale soluzione.

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