Cantoniere di 49 anni ucciso da infarto

Aveva soltanto 49 anni Angelo Orso, l’uomo scomparso nella notte tra domenica e lunedì a causa di un infarto che lo ha colpito mentre si trovava nella propria abitazione.  La notizia della sua morte ha destato sgomento e profondo cordoglio a San Giacomo di Masserano, dove Orso viveva con la moglie Rita Sacco.

Aveva soltanto 49 anni Angelo Orso, l’uomo scomparso nella notte tra domenica e lunedì a causa di un infarto che lo ha colpito mentre si trovava nella propria abitazione.  La notizia della sua morte ha destato sgomento e profondo cordoglio a San Giacomo di Masserano, dove Orso viveva con la moglie Rita Sacco.  
La sua era una figura molto conosciuta non solo a Masserano, ma anche a Cossato, dove da 28 anni lavorava per il Comune ed era assunto come cantoniere. Si occupava prevalentemente della pulizia dei fossi e della manutenzione stradale.  
Grande amante della pesca,  spesso si avventurava lungo i torrenti e nelle riserve della zona con la sua inseparabile canna. Poteva capitare spesso di incontrarlo.
I colleghi lo ricordano come una persona semplice, cordiale  e particolarmente cortese. A loro di Angelo rimane il ricordo di un uomo sempre disponibile a dare una mano, oltre che molto capace nel suo lavoro.
«Quando ho appreso la notizia della scomparsa di Angelo – ha commentato il primo cittadino di Cossato Claudio Corradino – ho sentito un profondo colpo al cuore. Lo avevo visto solamente qualche giorno fa. Era una persona affabile, sapeva farsi voler bene. Tutte le volte che lo incontravo, non esitava a lasciarsi andare con qualche battuta simpatica e spiritosa. Tra i cantonieri era ormai considerato una vera e propria istituzione. Dopo 28 anni di lavoro non poteva essere altrimenti».
«Non ci sono molte parole per commentare una disgrazia del genere – conclude Corradino -. Io e tutta l’amministrazione comunale ci stringiamo al dolore dei  suoi cari».
Angelo ha lasciato nel dolore oltre alla moglie Rita, anche la mamma Anna Marchino, le sorelle Michela e Giuseppina, i fratelli Luciano e Giancarlo con le rispettive famiglie.

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