Seguici su

Attualità

Boom di pizzerie nel Biellese, ce ne sono addirittura 452

Pubblicato

il

Una montagna di pizza. Secondo i dati resi noti dagli organizzatori di Pizza Village nel Biellese ce ne sono 452

Una montagna di pizza. Secondo i dati resi noti dagli organizzatori di Pizza Village nel Biellese ce ne sono 452. «A Biella – commenta Luigi Apicella, storico pizzaiolo cittadino e titolare della Lucciola – c’è un esubero ormai da diverso tempo. Le pizze ormai si fanno dappertutto. Con la crisi che ha colpito il territorio negli ultimi anni tante persone si sono improvvisate pizzaioli».
La presentazione della manifestazione partenopea che si svolgerà a Napoli dal 6 all’11 settembre ha rivelato numeri sorprendenti anche per l nostra provincia. In Italia ci sono quasi 183mila pizzerie che occupano circa 564mila addetti che, se si considera l’indotto, raggiungono la quota di un milione. Nel nostro capoluogo risulta una pizzeria ogni 120 abitanti: un record nazionale.
«Se contiamo – aggiunge Luigi Apicella – tutte le pizzerie da asporto questi dati non mi stupiscono. Ormai ce n’è quasi una sotto ad ogni condominio». Con un boom del genere un calo di introiti è fisiologico. «Una diminuzione degli incassi negli ultimi anni c’è stata ed è innegabile. D’altronde, per fare un esempio, se prima chi abitava a Ponderano o a Donato veniva in città a prendersi una pizza da portare a casa, adesso può uscire e trovare una pizzeria direttamente in paese. Ma sono dell’idea che l’esperienza e l’innovazione paghino. Bisogna riuscire ad offrire ai propri clienti sempre qualcosa di nuovo, senza mai rinunciare alla qualità e impiegando prodotti d’eccellenza». Un po’ come succede, del resto, con qualunque settore di mercato.
L’esplosione del simbolo del made in Italy nel mondo nella nostra città non sembra, comunque, preoccupare troppo Apicella. «Una volta quando apriva una pizzeria nuova un po’ mi spaventavo; oggi invece non mi capita più. Tuttavia sono dell’idea che qualche misura, per cercare di contenere questo boom, vada presa. Servirebbero delle leggi regionali, un provvedimento che fissi una soglia massima per un determinato territorio». Qualcosa di simile a quanto accade, ancora oggi nel mondo delle liberalizzazioni più annunciate che fatte, per le farmacie.
«E’ un discorso – conclude Luigi Apicella – che vale non solo per le pizzerie, ma anche per i bar. In città ce ne sono quasi 200, ma di questi ogni anno più di due terzi cambiano gestione perchè non riescono più ad andare avanti. In questo modo, sul territorio, dopo un po’ di tempo crei solo povertà invece di aumentare la ricchezza». Ben venga, dunque, il mercato aperto purchè sia, almeno in parte, regolato.
Tornando al Pizza Village, manifestazione che si aprirà tra un paio di settimane nel capoluogo campano, sono davvero tante le iniziative in programma. E tutte, ovviamente, ruotano attorno al prodotto italiano più amato nel mondo. Sul campo, ad accogliere gli “affamati” visitatori, ci saranno ben 50 tra le pizzerie napoletane più rinomate del pianeta. Ma non mancheranno spettacoli, balli e, per restare in temi di numeri, nemmeno qualche record: la pizza napoletana più lunga del mondo, ed entrata da poco nel Guinness World Records, ha fatto segnare 1.853,88 metri.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook