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Blue Tongue, in arrivo il nuovo piano vaccinale

“Via libera alla svolta nella lotta alla malattia che colpisce i nostri allevamenti”.

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Blue Tongue, in arrivo il nuovo piano vaccinale

Blue Tongue, in arrivo il nuovo piano vaccinale

Grazie al via libera del Ministero della Salute, la Regione Piemonte ha predisposto un nuovo piano vaccinale contro la Febbre Catarrale, più nota come Blue Tongue, che comprende anche la possibilità di rendere obbligatoria la vaccinazione dei capi ovini. Una svolta annunciata con soddisfazione dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi e dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: «La Regione valuterà la possibilità di rendere obbligatoria la vaccinazione contro la Blue Tongue dei 120mila capi ovini presenti sul territorio piemontese, sulla base delle indicazioni dell’Unità di crisi presso il Ministero della Salute che ne ha richiamato l’importanza strategica per prevenire e ridurre la dispersione di carica infettante, la comparsa dei sintomi dell’infezione negli animali e i danni economici che ne deriverebbero. Gli ovini sono la specie più sensibile. Presentano le manifestazioni cliniche più evidenti e subiscono i maggiori danni. Inoltre, effettuate le vaccinazioni, sarà possibile consentire le movimentazioni e gli scambi tra le Regioni confinanti e a livello nazionale».

Fascia pandemica

La Blue Tongue è stata declassata dall’Unione Europea da pandemia di fascia A, come la Peste Suina o l’afta epizootica, a pandemia minore di classe C. L’Unità di Crisi del Ministero, tenuto conto dei danni provocati, ha così consentito alle Regioni di adottare specifici piani d’intervento per proteggere il proprio patrimonio zootecnico e favorirne lo scambio a livello nazionale. «Sulla base di questa apertura – spiegano Riboldi e Bongioanni – la Regione Piemonte ha predisposto un programma vaccinale nei confronti della Blue Tongue sierotipo 8, che nelle prossime settimane presenteremo alle associazioni di categoria e approveremo in Giunta, e che potrà avvalersi dei vaccini inattivati registrati presso il Ministero della Salute. Le dosi di vaccino potranno essere acquistate e gestite direttamente dalle Asl, e la vaccinazione effettuata dai servizi veterinari senza costi per gli allevatori in caso di obbligatorietà».

 

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