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Biella, venerdì 24 marzo la conferenza sugli scavi di Schiaparelli in Egitto

Relatore Beppe Moiso, uno degli esperti archeologici del museo egizio di Torino

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Venerdì 24 marzo la conferenza di Beppe Moiso del museo egizio di Torino

Beppe Moiso, uno dei più noti archeologi del museo egizio di Torino, sarà il relatore della conferenza a ingresso libero di venerdì 24 marzo (ore 18) al museo del territorio Biellese. Al suo fianco, il conservatore archeologo del museo Angela Deodato.
In occasione della mostra “Da Taaset a Tutankhamon” (magistralmente organizzata dall’assessorato alla cultura guidato da Massimiliano Gaggino), verranno presentate suggestive immagini inedite, ripercorrendo le tappe fondamentali della formazione del museo egizio di Torino, con particolare attenzione agli scavi condotti dalla M.A.I., la missione archeologica italiana, creata nel 1903 e diretta da Ernesto Schiaparelli per quasi vent’anni.

Dalle alpi alle piramidi. Gli scavi di Schiaparelli in Egitto rappresentano un modo per raccontare vent’anni di ricerche che resero grande il già grande museo torinese. La fondazione del museo egizio di Torino nell’autunno del 1824, segnò infatti un importante punto di arrivo con l’acquisto della collezione di antichità, riunite in Egitto dal piemontese Bernardino Drovetti. Ma fu anche un punto di partenza rivolto allo studio e alla comprensione dei tanti oggetti (oltre 5.000), la cui identità era ancora poco o completamente sconosciuta.

Soltanto due anni prima, Jean Francois Champollion aveva scoperto la chiave per la lettura della scrittura geroglifica: centinaia di iscrizioni su papiri, stele, statue e sarcofagi, attendevano di essere lette. La presenza di Champollion a Torino contribuì al riconoscimento di documenti di estrema importanza, tra cui il Papiro dei re. Si riuscì inoltre ad accertare lo straordinario valore della collezione, giustificando così l’importante impegno economico sostenuto da Casa Savoia.

Tuttavia ben presto, con le nuove conoscenze e l’affermarsi della neonata disciplina egittologica, si comprese che la collezione Drovetti, seppur una delle più importanti fuori dall’Egitto, da sola non bastava a documentare oltre 4mila anni di storia.

Nell’autunno del 1894, con l’arrivo a Torino di Ernesto Schiaparelli – biellese di origine e primo egittologo chiamato a dirigere il museo – verrà avviato un lungo percorso di arricchimento delle collezioni, mediante acquisti, ma principalmente con scavi archeologici. Dal 1903 al 1920, dodici campagne interessarono undici località lungo il Nilo: partendo da Giza, ai piedi delle piramidi, fino ad Assuan, ai confini con la Nubia. Schiaparelli voleva scoprire tipologie di materiali non presenti in museo, documentando nel contempo aree archeologiche sconosciute, con risultati straordinari.

Giunsero a Torino oltre 30.000 reperti, rinvenuti principalmente in centri minori, che illustravano gli aspetti della vita quotidiana del popolo egiziano. Nelle sue ricerche Schiaparelli ebbe modo di avvalersi di preziosi collaboratori, tutti fotografi capaci, come Francesco Ballerini e Virginio Rosa, che testimoniarono il lavoro sul campo con puntuali annotazioni e migliaia di scatti, fissando così momenti irripetibili dello scavo e delle scoperte.

Beppe Moiso è curatore del museo egizio di Torino e coordinatore della ricerca archivistica legata alla storia del museo e delle sue collezioni. Si occupa dell’attività archeologica condotta in Egitto da Ernesto Schiaparelli e Giulio Farina, in particolare con lo studio dei risultati della campagna di scavi a Gebelein nel 1911, condotta da Virginio Rosa. È responsabile dell’archivio fotografico storico del museo, del suo riordino, studio e messa on line dei materiali, in parte già disponibili sul sito del museo. Ha lavorato come responsabile alle ricostruzioni nella necropoli tebana, in Egitto dal 1976 al 2007, con le missioni archeologiche dell’Università di Roma “La Sapienza “e di Torino. Ha partecipato dal 1995, a campagne di rilevamento topografico e di scavo nel sito di Gebelein con la missione del museo egizio di Torino. È autore di volumi dedicati principalmente alla storia del museo torinese e sui risultati della ricerca archeologica.

Modera l’incontro Angela Deodato, conservatore archeologo del museo del territorio Biellese.
–Venerdì 24 marzo 2023 alle ore 18
Ingresso libero.
Info: museo@comune.biella.it o telefonando al numero 015-2529345.

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