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Biella, la conferenza sul tesoro di Guala Bicchieri

Lo scorso sabato nella chiesa di San Sebastiano la ricostruzione dei viaggi dei medaglioni che adornarono il coro

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Interessante e partecipato l’incontro dello scorso sabato organizzato dal Museo del Territorio di Biella con Palazzo Madama di Torino, sul tesoro del cardinale Guala Bicchieri, personaggio di spicco dell’età medievale. Originario di Vercelli, fu legato papale ai tempi di Innocenzo III, che lo inviò in tutta Europa. Trattò con il re di Francia Filippo Augusto, il re d’Inghilterra Giovanni Senza Terra e l’imperatore Federico II di Svevia.

Biella, la conferenza sul tesoro di Guala Bicchieri

In particolare si è parlato dei medaglioni medievali in smalto di Limoges che hanno viaggiato molto ma che hanno anche adornato il coro della chiesa di San Sebastiano e che furono incastonati nei dorsali del coro di San Sebastiano, costruito nel 1546.

Ha introdotto l’evento il vice-sindaco e assessore alla cultura Sara Gentile, sono seguiti poi  l’intevento della dr.ssa Simonetta Castronovo, conservatrice di Palazzo Madama e quello del dr. Maurizio Aceto, docente di Chimica all’Università del Piemonte Orientale.

La figura di Guala Bicchieri

La dr.ssa Castronovo ha tratteggiato la figura di Guala Bicchieri, un amante del bello e appassionato di oggetti preziosi, nei suoi viaggi raccolse un vero e proprio tesoro, composto da manoscritti, calici, anelli, smalti. A Vercelli nel 1219 fondò l’Abbazia di Sant’Andrea. Da questa chiesa proviene il cofano, che oggi è conservato a Palazzo Madama. Una sorta di baule in legno utilizzato per trasportare oggetti, ma impreziosito da una serie di medaglioni in smalto di Limoges, che presentano un’iconografia profana: animali, sirene e creature fantastiche. Oggetti preziosi e facilmente trafugabili, che infatti sono in parte scomparsi e dispersi. Alcuni medaglioni, 29 per la precisione, di due diversi cofani del Cardinale, sono arrivati a Biella, probabilmente portati dai monaci lateranensi che si trasferirono da Vercelli nel Cinquecento, quando Sebastiano Ferrero fondò il convento di San Sebastiano.

Il Dr. Maurizio Aceto ha, invece, illuminato sull’analisi chimica dei medaglioni: gli originali sono in rame, le copie sono in ottone e lo smalto contiene arsenico che non era noto nel Medioevo. Il Museo Roccavilla del Liceo Classico conserva gli stampi in gesso da cui furono ricavate queste copie. Un primo lotto di 9 pezzi fu venduto nel 1869 ed è arrivato al Museo Civico di Torino, per gli altri risulta molto difficile ricostruire i viaggi e gli spostamenti.

La campagna di crowdfunding

Sono invece ricomparsi nel 2019, messi in vendita da un antiquario di Parigi, alcuni elementi decorativi del cofano di Palazzo Madama. Sono 5 staffe in rame dorato e smalto che il museo di Torino ha intenzione di acquistare. È infatti in corso una campagna di crowdfunding alla quale si può contribuire.

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