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Biella in prima linea al fianco dei pazienti nefropatici

Dalla tradizione casearia nasce un formaggio speciale

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Le malattie renali affliggono in Italia più di quattro milioni di persone; un numero decisamente superiore a quello dei celiaci, di cui se ne stimano circa un milione. Ben nota è la presenza nei supermercati degli alimenti cosiddetti “gluten free”, fruibili a questi ultimi, ma di recente si è giunti a una soluzione anche per i pazienti nefropatici, spesso affetti da malnutrizione per via della loro impossibilità a consumare alimenti ricchi di calcio, come carne e latticini. L’idea di produrre un formaggio “arricchito” di calcio carbonato (denominato “FriP”) è giunta dal professor Gianluigi Ardissino, membro dell’équipe di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Pediatrico del Policlinico di Milano. Il suo ambizioso progetto è stato – ed è tuttora – sostenuto a Biella dall’Associazione “A.MA.RE”, impegnata nel sostenere i malati, nel diffondere consapevolezza nei confronti della malattia e nella ricerca, e da ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto). Il dottor Ardissino aveva preso contatto con la collega biellese Raffaella Cravero, con cui collabora, chiedendole se ci fossero caseifici interessati sul territorio.

«Mi era venuto in mente il Caseificio Valle Elvo di Occhieppo Superiore» ci fa sapere la dottoressa, «ho provato a sentire e si sono messi a disposizione. È stato dato da assaggiare ai nostri dializzati e a loro è piaciuto molto. Dopodiché ho sempre detto che se i dializzati lo consumano, il medico lo deve sapere, perché quello che noi facciamo con i pazienti è seguire anche l’alimentazione. Non è un farmaco, né un alimento speciale, ma un alimento integrato» tiene a precisare.

Sono attualmente cinque i caseifici che lo producono; nel 2022 i formaggi erano stati presentati al Congresso della Società Italiana di Nefrologia e il formaggio prodotto dal Caseificio Valle Elvo è risultato il più gradito.

«Il progetto sta andando avanti e si vuole estenderlo anche al di fuori della dialisi, ma non tutti i pazienti sono disponibili a raggiungere i caseifici. L’idea dell’Associazione era quella di portare il formaggio ai pazienti, ma c’è ancora molto da fare in questo senso» conclude la dottoressa.

L’associazione A.MA.RE

L’associazione A.MA.RE (Associazione Malattie Renali) è nata a maggio 2021 per iniziativa di un gruppo di pazienti Nefropatici, affetti da patologie renali croniche, dializzati e trapiantati renali, che sentivano l’esigenza di condividere ed affrontare insieme varie problematiche inerenti la malattia. Uno dei primi progetti avviati ha riguardato l’introduzione anche nella nostra realtà nefrologica del formaggio FRIP, studiato e realizzato in-primis dal gruppo Nefrologico dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

Un secondo progetto ha riguardato l’istituzione di due borse di studio, promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, destinate a due studenti di Medicina e Chirurgia delle Università di Torino e Milano, finalizzate a svolgere progetti di ricerca medica con eventuale impiego come Tesi di Laurea.

E’ previsto che tali progetti debbano essere sviluppati presso l’Ospedale di Biella, e che riguardino principalmente argomenti di Onco- Nefrologia, Immunopatologia Renale, Malattie Rare Nefrologiche e Nefro- Reumatologiche.

Altre iniziative dell’Associazione concernono l’incremento della collaborazione della Nefrologia con i servizi di Dietologia e di Psicologia, al fine di aumentare la disponibilità del relativo supporto Specialistico nei confronti dei pazienti nefropatici, dializzati e trapiantati.

Un ulteriore progetto riguarda la collaborazione con il servizio trasporti dei pazienti dializzati, previo acquisto di un adeguato mezzo meccanico.

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1 Commento

1 Commento

  1. Silvana Furno

    16 Febbraio 2024 at 17:05

    sono lieta di provare a farlo consumare a mio marito paziente della Dottoressa e che possa essere una soluzione per gustare un buon formaggio grazie

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