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Apre un’osteria tra tradizione e innovazione

Elisabetta Bozzone ha realizzato il suo sogno a Salussola

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apre un'osteria tra tradizione e innovazione

Apre un’osteria tra tradizione e innovazione. «L’inaugurazione di sabato è andata benissimo, oltre le mie aspettative. C’erano moltissime persone. Non mi sembra ancora vero di essere riuscita ad aprire una mia attività. Il sogno di sempre si è finalmente realizzato».

Non nasconde l’emozione Elisabetta Bozzone, la proprietaria del Bar Osteria Locomangia. Quando parla della sua nuova avventura imprenditoriale, inaugurata sabato 4 ottobre a Salussola, in via Stazione 22. Dopo anni di lavoro, anche presso altri ristoranti, la neo-imprenditrice ha deciso di concretizzare il suo desiderio più grande: aprire un locale tutto suo.

Apre un’osteria tra tradizione e innovazione

«Quando ho detto ai miei amici più cari che mi sarei licenziata da un lavoro sicuro per aprire un ristorante, mi hanno detto che ero matta. Ovviamente capivo il loro punto di vista: erano preoccupati per me, soprattutto in un momento come questo. Tuttavia è da quando sono bambina che amo cucinare. Ho pensato: o lo faccio ora o non lo faccio più.

E così ho deciso di lanciarmi in questa nuova avventura. Del resto, già i miei nonni avevano una trattoria e mio fratello è cuoco. Insomma, è una tradizione di famiglia: la cucina è nel nostro Dna».

Preso il coraggio a due mani, Bozzone, 45 anni, ha rilevato l’attività di Salussola unendo alla tradizione dei piatti piemontesi qualche interessante novità.

«La mia idea – spiega – è quella di variare, restando però sempre nel solco della nostra cucina. Dal lunedì al venerdì a pranzo proponiamo un menù fisso che cambia ogni giorno, per venire incontro alle esigenze di chi lavora. Da giovedì sera a sabato, invece, offriamo il menù alla carta oppure, per i più golosi, un “all you can eat” di piatti piemontesi.

Una novità che siamo sicuri possa incuriosire, anche perché non credo che nel Biellese ci sia nulla di simile. Immaginate di poter mangiare quanta polenta o quanti capunet volete: una bella sfida tutta locale».

Novità

«Infine abbiamo già programmato dei pranzi speciali per il sabato e la domenica – conclude -. Proponiamo, ad esempio, il “pranzo al contrario”: si inizia con l’amaro e si finisce con l’aperitivo. Nei prossimi fine settimana daremo spazio al bollito o a un pasto composto solo da antipasti. Penso sia un bel modo per valorizzare la cucina del territorio e farla conoscere anche ai più giovani. Certi piatti fanno parte della nostra tradizione da sempre: sarebbe davvero un peccato dimenticarli».

Con entusiasmo, creatività e una buona dose di coraggio, dunque, Elisabetta Bozzone porta così nuova vitalità alla ristorazione locale, con un progetto che punta a unire convivialità, tradizione e innovazione.
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