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Anticipata di mesi l’erogazione del sussidio per centinaia di studenti
Anticipata di mesi l’erogazione del sussidio per centinaia di studenti
Anticipata di mesi, grazie a una delibera, l’erogazione del sussidio per centinaia di studenti. L’assessore Chiorino: «Il Piemonte non lascia indietro nessuno, soprattutto chi studia e merita di essere aiutato in questa fase di emergenza». Il presidente dell’Ente, Sciretti: «Obiettivo raggiunto: dovevamo garantire liquidità e dare più tempo agli studenti. Fondamentale il clima di dialogo, confronto e collaborazione che si è creato con la Regione».
Il Piemonte non lascia indietro nessuno. Men che mai gli studenti meritevoli che, grazie a una delibera approvata ieri dalla giunta Cirio, potranno ricevere con un importante anticipo la rata della borsa di studio.
Ma andiamo con ordine, per comprendere la portata del provvedimento: fino ad oggi la regola (normata da legge statale) prevedeva che – per gli aventi diritto iscritti al primo anno di laurea magistrale a ciclo unico – il pagamento della prima rata della borsa di studio, pari al 25%, avvenisse a fine dicembre e il restante 75% a novembre dell’anno successivo a condizione di aver conseguito, nel frattempo un minimo di 20 crediti entro il 1 agosto, sempre dell’anno successivo.
Edisu aveva già provveduto, negli anni passati, a velocizzare l’erogazione, consentendo il pagamento a giugno della seconda tranche della borsa di studio a chi avesse conseguito i crediti necessari entro il 30 aprile.
Obiettivo che però, vista l’emergenza coronavirus, quest’anno potrebbe essere proibitivo e «condannare» parecchi aventi diritto ad attendere novembre.
Per questo la Regione, su suggerimento di Edisu, ha previsto una nuova scadenza: il 30 giugno. Gli aventi diritto che a quella data avranno conseguito i 20 crediti potranno ottenere l’anticipo della seconda rata già a luglio, senza dover attendere novembre.
Resta inteso che nulla cambia per chi riuscisse a raggiungere l’obiettivo per il 30 aprile.
Numeri precisi dei possibili beneficiari della nuova delibera è impossibile farne, ma gli uffici dell’Edisu calcolano che questa agevolazione potrà avvantaggiare centinaia, se non migliaia, di studenti.
«Con questa delibera – spiega l’assessore regionale al Diritto allo Studio Universitario, Elena Chiorino – vogliamo sostenere gli studenti piemontesi meritevoli, anticipando di fatto l’erogazione delle borse per un numero significativo di persone, in un momento di oggettiva difficoltà dovuto all’emergenza Covid-19. Mi spiace però dover rimarcare, anche in questo caso, la totale assenza di segnali da parte del governo e, in particolare, del ministro all’Università, Gaetano Manfredi. Fortunatamente a compensare le lacune romane ci pensa ancora una volta il Piemonte, che dimostra di esserci anche quando occorre fare da soli, in questo caso per tutelare gli studenti universitari del primo anno che hanno diritto alle borse di studio».
«Obiettivo raggiunto – spiega il presidente dell’Edisu, Alessandro Sciretti – Con l’istituzione della nuova scadenza veniamo incontro alle esigenze di centinaia di studenti che potranno vedersi accreditare la borsa di studio in tempi molto più rapidi, recependo e dando risposta a due esigenze: la prima di liquidità e la seconda di tempo per poter sostenere gli esami, che potrebbero essere rallentati dalle limitazioni dovute al coronavirus. Tutto questo è stato possibile grazie all’ottima collaborazione, unità di vedute e sinergia con la Regione, con cui la nuova gestione di Edisu collabora fin dal primo giorno con un dialogo ininterrotto, che è l’unica via possibile per ottenere quello che vogliamo: portare risultarti concreti in tempi brevi, proprio come quelli previsti dall’ultima delibera sulla tempistica dell’erogazione delle rette». «Sono quindi molto soddisfatto del provvedimento approvato dalla giunta regionale – conclude Sciretti – e dalla proficua collaborazione che si è creata con l’assessorato regionale al Diritto allo Studio che, sono certo, non potrà che produrre risultati sempre più importanti nell’esclusivo interesse degli studenti delle Università piemontesi».
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