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Anche Sandigliano è solidale con Angelo

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Da mesi la parte buona del Paese è indignata per la tragica fine occorsa ad Angelo, un cane randagio torturato a morte nel giugno scorso da quattro balordi di Sanguineto, in provincia di Cosenza.

Da mesi la parte buona del Paese è indignata per la tragica fine occorsa ad Angelo, un cane randagio torturato a morte nel giugno scorso da quattro balordi di Sanguineto, in provincia di Cosenza. Tra la moltitudine di persone che hanno voluto esprimere la propria solidarietà ad Angelo, adesso si sono aggiunti anche i bambini delle scuole elementari di Sandigliano, Lo hanno fatto tramite semplici disegni, frasi toccanti, pensieri sinceri quali possono essere quelli di un bambino, messi nero su bianco nel corso del doposcuola gestito dalla cooperativa di solidarietà La Famiglia. Da notare che sono stati gli stessi bambini a chiedere che si potesse affrontare l’argomento, certamente non semplice per dei giovanissimi.
Come detto l’episodio è accaduto nel giugno scorso ma qualche giorno fa è ritornato nuovamente alla ribalta della cronaca nazionale per il servizio messo in onda da “Le Iene”. L’inviata della trasmissione ha raggiunto il piccolo centro calabrese per incontrare gli autori del gesto ignobile nella speranza di poter sentire da loro frasi di pentimento. Purtroppo, così non è stato. Anzi, si è trovata di fronte a persone che in qualche modo hanno tentato di sminuire la portata del gesto, fino ad ottenere la peggiore risposta possibile: «Ma cosa volete? Dopo tutto era solamente un cane».
Nella speranza, anzi nella certezza, che arriverà il giorno in cui gli esseri umani si relazioneranno con tutti altri gli essere viventi del pianeta con la giusta dignità, la piccola soddisfazione che i quattro ragazzi sono stati denunciati.

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