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Alessio Santi, il vigile che solleva 500 chili
«Punto, almeno, a vincere una medaglia iridata». Parole e determinazione di Alessio Santi.
«Punto, almeno, a vincere una medaglia iridata». Parole e determinazione di Alessio Santi.
Biellese, 28 anni, agente della polizia locale, domenica ha conquistato per il secondo anno consecutivo il titolo di powerlifting, dominando letteralmente la gara tricolore che si è disputata al PalaLoroPiana di Borgosesia. Per lui un totale sollevato di 500 chilogrammi, con un vantaggio di ben 70 chilogrammi rispetto al secondo classificato della categoria Senior -67,500 kg.
Santi, portacolori della palestra Fitness Club di Ponderano guidata dal tecnico federale Mauro Garolla, ha ora un solo obiettivo in testa, il Campionato del Mondo in programma a Riva del Garda il 13 novembre prossimo, una domenica.
Innanzitutto complimenti. Ma, per gli “ignoranti”, in cosa consiste il powerlifting?
«Il powerlifting è una disciplina che comprende tre specialità, vale a dire la bench press, cioè la panca piana, lo squat, e lo stacco da terra. E il risultato è dato dalla somma dei risultati di ciascuna».
Come ti sei avvicinato al powerlifting?
«Pratico sport da quanto ho sei anni. Arrivo dal mondo delle arti marziali, partendo dal karate, poi la kick-boxing e le mma, le arti marziali miste, e ora il krav maga, disciplina che mi vedrà nei prossimi mesi indossare i panni di istruttore per i colleghi della polizia locale. Parallelamente sono il presidente della Analpol, l’Associazione Nazionale Agenti Polizia Locale».
Una vita impegnata, dunque.
«Abbastanza. Da quattro anni gareggio poi nella disciplina della panca piana singola, dove detengo il titolo europeo».
Poi nel 2014 ecco il powerlifting.
«Avevo buoni massimali e così ho provato a dedicarmi con maggiore attenzione anche allo squat e allo stacco da terra e mi sono reso conto che potevo farcela».
Certo è che il powerlifting è una disciplina parecchio dura.
«Assolutamente. Le gare durano anche dodici ore, ad esempio a Borgosesia abbiamo iniziato alle 9 del mattino e le premiazioni sono andate in scena verso le 21.30. Personalmente mi alleno quattro giorni alla settimana per almeno due ore al giorno, lavorando con l’80 per cento del massimale (il peso massimo che si riesce a sollevare, ndr) e con carichi pesanti. In pratica viene riprodotta una gara, non è affatto facile, è massacrante».
Fondamentale anche l’alimentazione.
«Importantissima. Bisogna mangiare cinque-sei volte al giorno, carboidrati e proteine soprattutto. Ovviamente facendo attenzione a non sforare il peso forma».
Capitolo doping…
«La nostra federazione, la Wdfpf – letteralmente World Doping Free Powerlifting Federation – è una delle più attente sul tema del doping e i controlli sono accuratissimi e costanti, in ogni gara. Non possiamo assolutamente permetterci di sgarrare, ma integriamo l’alimentazione solo con prodotti del tutto legali quali amminoacidi e creatina ad esempio».
I tuoi prossimi obiettivi quali sono?
«Ovviamente i Mondiali del prossimo mese e Riva del Garda. Punto almeno al podio. E poi gli Europei che si terranno proprio a Biella tra febbraio e marzo con l’organizzazione della Fitness Club. Ma adesso ho in mente solo i Mondiali. Voglio salire sul podio”.
Non sarà facile.
«Il totale minimo per qualificarsi erano stabilito in 475 chilogrammi, mentre lo scorso anno il titolo di categoria è andato a quota 495 chilogrammi. Credo che con 500 chilogrammi quest’anno il podio sia assicurato e io ci sono molto vicino. Ho ancora un mese di tempo per affinare la preparazione e l’obiettivo è quello di raggiungere proprio i 500 chilogrammi».
Chi sono i rivali più pericolosi in ottica medaglia?
«Indubbiamente gli atleti dell’Est Europa, i più forti. Ma ai Mondiali gli avversari arrivano da tutto il mondo, anche dagli Stati Uniti e dal Nord Africa, Marocco ed Egitto in particolare».
Attualmente quali sono i tuoi massimali?
«Nello squat 190 chilogrammi, 130 chilogrammi nella panca piana e 190 chilogrammi anche nello stacco da terra. Ma posso permettermi di aggiungere una cosa?».
Certamente.
«Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare pubblicamente la Fitness Club e Mauro Garolla. Il powerlifting è uno sport molto costoso e purtroppo non ci sono sponsor. Fortunatamente la palestra mi aiuta nelle trasferte e nelle iscrizioni alle gare. Vorrei però che qualcuno si avvicinasse alla nostra disciplina e che potesse fare qualcosa per noi atleti. Questo non è uno sport minore».
Andrea Rossetti
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