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Al Museo del Territorio conferenza a cura di Ferdinando Viglieno Cossalino

Sabato 5 marzo si parlerà di Giuseppe e Alberto Falchetti, pittori di Caluso.

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Sabato 5 marzo si parlerà di Giuseppe e Alberto Falchetti, pittori di Caluso.

 

Nell’ambito della mostra “Il salotto di un collezionista. La collezione Fornaro al Museo del Territorio Biellese” sabato 5 marzo alle ore 16 ci sarà un nuovo interessante approfondimento sulla storia dell’arte e sulle sue connessioni con il territorio.

“Giuseppe e Alberto Falchetti, pittori di Caluso” è il titolo della conferenza a ingresso gratuito a cura del prof. Ferdinando Viglieno Cossalino, autore della monografia su Giuseppe Falchetti e studioso dell’opera del figlio Alberto.

Di entrambi gli artisti il Museo ha acquisito – proprio grazie alla donazione Fornaro – alcuni dipinti. Si tratta di un “Paesaggio” di Giuseppe e due di Alberto, con scorci di Venezia e del porto di Rotterdam, oltre alla grande tela intitolata “Ritorno dal pascolo”.

Le collezioni private biellesi contano molte opere dei due Falchetti. Infatti, il tema del paesaggio – sulla scia di Lorenzo Delleani – è da sempre molto gradito ai Biellesi, che hanno riservato non pochi apprezzamenti alle opere dei due artisti di Caluso.

La donazione Fornaro ha fatto riemergere e tornare agli onori della storia opere pregevoli  di cui si era persa traccia. Lo stesso Ferdinando Viglieno nel comporre la monografia di Giuseppe Falchetti ha dovuto condurre ricerche attente e minuziose per reperire le opere, quasi totalmente conservate in collezioni private.

Nel mirabile tentativo di proseguire i suoi studi, dedicando attenzioni analoghe anche al figlio Alberto, Viglieno auspica che l’incontro di sabato 5 marzo in Museo possa favorire la riscoperta di altre opere di cui si è persa memoria.

“Il salotto di un collezionista. La collezione Fornaro al Museo del Territorio Biellese” è la mostra in corso fino al 6 marzo 2022. Un corpus di opere che rispecchia ciò che la città offriva culturalmente tra gli anni ‘50 e ‘60 e il gusto diffuso all’epoca tra la borghesia locale.

Ingresso gratuito.

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