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“Aiutatemi a rientrare dai Caraibi”

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In questo Biellese, in questa Italia, in questo mondo sempre più alla deriva, può anche capitare che quello che è un vero e proprio paradiso per turisti, in cui tutti sognano di andare a vivere, si trasformi in un inferno.

In questo Biellese, in questa Italia, in questo mondo sempre più alla deriva, può anche capitare che quello che è un vero e proprio paradiso per turisti, in cui tutti sognano di andare a vivere, si trasformi in un inferno.
Nell’immaginario comune, a  Santo Domingo c’è sempre  il sole. I panorami mozzano il fiato, l’oceano profuma l’aria.  La gente beve drink ghiacciati e ride. in questo paradiso  un viglianese, Giorgio Saporito, si guarda attorno con la faccia triste. Tra lui e tutte quelle cose, esiste una patina invisibile quanto invalicabile; tra lui e quelle cose, c’è la voglia di tornare solo, a vivere una vita normale.
«Ho perso il lavoro nel 2007 – racconta Giorgio – e dopo un periodo di mobilità e cassa integrazione, sono rimasto senza sostentamento: ho trent’anni di contributi, ma ero troppo giovane per andare in pensione e troppo vecchio per trovare un nuovo lavoro. Sono stato in pratica costretto, a sfruttare l’unica opportunità che mi era rimasta: raggiungere a Santo Domingo, un mio amico di Rimini, che ha un ristorante là. Lo aiuto in cucina, faccio qualche lavoretto, ma giustamente non mi paga, visto che vivo insieme a lui».
Oggi, Giorgio ha 57 anni.  Lui, guarda il sole radioso dei Caraibi ma sogna le mattinate gelide della sua terra: «In pratica – conclude la sua storia, il viglianese – sono bloccato là. Non ho i soldi per aprire una mia attività e neanche quelli per tornare a Vigliano. Mi  piacerebbe tornare a casa, trovare un lavoro, ritrovare una normalità.  Qualcuno, mi può aiutare?».

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