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“Aiutateci a pagare le spese di riscaldamento del santuario d’Oropa”

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L’amministrazione di Oropa chiede ai fedeli un aiuto economico per far fronte alle ingenti spese di gestione del santuario. Le raccolte fondi sono finalizzate a sostenere le spese di riscaldamento del complesso religioso e la ristrutturazione delle cappelle.

«Per secoli – si legge sulla pagina web del santuario – le generazioni che ci hanno preceduto hanno trovato in questo Santuario una “casa e una chiesa”: un luogo di accoglienza aperto 365 giorni l’anno, riscaldato anche d’inverno, negli spazi comuni come in quelli privati, sempre pronto ad accogliere anche i più bisognosi. La principale centrale termica del Santuario era costituita da due generatori di vapore desueti, con costi di approvvigionamento e di gestione elevati. L’olio combustibile (nafta) non più a norma ha reso quindi necessari la riqualificazione dell’impianto e la sostituzione del combustibile. L’introduzione del GNL (Gas naturale Liquefatto) e il rifacimento della centrale termica in alcune aree del Santuario ha permesso di ottimizzare i costi con conseguenti ricadute positive sull’ambiente».

Ma l’opera di ottimizzazione non è ancora finita in quanto manca il rifacimento integrale della centrale termica con l’eliminazione definitiva del vapore e delle inefficienze connesse. Da qui la richiesta di una donazione: «Puoi aiutarci a sostenere i costi facendo un’offerta all’Amministrazione del Santuario di Oropa (senza benefici fiscali) IBAN IT 07 J 06090 22371 00000 1562143. Oppure è possibile donare (usufruendo dei benefici fiscali ai sensi della normativa vigente) attraverso Fondazione Italia per il dono onlus con un contributo libero oppure con il contributo suggerito di 20 euro».

L’altro progetto invece riguarda il restauro degli interni e della statuaria della Cappella dell’Immacolata Concezione. La prima cappella è l’inizio del ciclo dei Misteri della vita di Maria, una delle più visitate per il facile accesso e per il significato nel contesto dello sviluppo narrativo. E’ stata costruita da alcuni rioni della città di Biella nel 1620 e le opere in terracotta sono state dipinte da Melchiorre D’Enrico, fratello del più conosciuto Giovanni. Il tema rappresentato, l’Immacolata Concezione, ha nel suo centro un grande drago, cioè il peccato originale, da cui Maria è preservata immune per i meriti della Passione di Cristo. Il fattore principale scatenante i degradi, sia sul supporto in intonaco che sulla materia pittorica, è dovuto all’umidità.

«I restauri sono stati avviati – rende noto il santuario – con il contributo della Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo e Banca Simetica. Con il tuo contributo potremo portare a termine i restauri nel 2020». In questo caso i dati per il bonifico sono: Banca Prossima IT 70S03069 096061 00000 124246, Causale: Restauri del Sacro Monte. Oppure è possibile donare (usufruendo dei benefici fiscali ai sensi della normativa vigente) attraverso Fondazione Italia per il dono onlus con un contributo libero oppure con il contributo suggerito è di 100 euro.

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