Attualità
“Adriano non c’è più ma ha vinto”
Profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Adriano Giacomin, epidemiologo dell’Asl di Biella e direttore scientifico del registro tumor, morto ieri all’età di 61 annii. Professionista molto stimato per il suo lavoro lascia nel dolore la moglie Gabriella e i due figli Diana e Gregorio. Il funerale avrà luogo nella giornata di sabato alle 11 nella chiesa di San Biagio.
Profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Adriano Giacomin, epidemiologo dell’Asl di Biella e direttore scientifico del registro tumor, morto ieri all’età di 61 annii. Professionista molto stimato per il suo lavoro lascia nel dolore la moglie Gabriella e i due figli Diana e Gregorio. Il funerale avrà luogo nella giornata di sabato alle 11 nella chiesa di San Biagio.
I colleghi dell’Asl che hanno avuto il piacere di conoscerlo lo ricordano con parole piene di affetto e di stima: “Adriano non c’è più. Quello che tutti conoscevano come il dott. Giacomin, per noi colleghi era semplicemente Adriano. E ricordare un collega che non c’è più è sempre doloroso e triste. Lo è ancora di più se vivi immerso in questo mondo di salute, di terapie e di speranza; una speranza che tuttavia devi, per forza di cose, far convivere con la consapevolezza che ci sono ancora malattie che diventano troppo cattive per poter essere sconfitte del tutto. È triste perché pensi che hai perso. Eppure nonostante tutto noi siamo convinti che Adriano abbia vinto in molte cose. Ha vinto nella vita, per il suo modo di essere, per la sua capacità di relazionarsi con gli altri. Ha vinto per quella sua irrefrenabile voglia di condividere: un pensiero, una parola, un ricordo e soprattutto il suo lavoro, i suoi studi, le sue ricerche. Quel lavoro che lo appassionava a tal punto da indurlo ad esserci, sempre e comunque, in piedi o seduto su una sedia a rotelle. Sempre al suo posto, anche quando la malattia lo aveva più provato, pianificando i lavori futuri perché poteva sempre esserci qualcuno che di lui poteva aver bisogno. Ha vinto perché era sempre pronto a farti sorridere, mentre raccontava aneddoti divertenti o semplicemente descrivendo il suo amore per la Puglia, per poi indurti a pensare che, comunque vadano le cose, la vita è bella e vale la pena di essere vissuta così com’è, con i suoi pregi e i sui difetti. Ciao Adriano”.
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