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Addio a Luciano Guala, aveva 75 anni

Da sempre rappresentante dell’Anpi Biella, sempre presente nelle manifestazioni

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Addio a Luciano Guala, aveva 75 anni

Addio a Luciano Guala, aveva 75 anni

Si è spento a 75 anni Luciano Guala, storico vicepresidente dell’Anpi provinciale. Sempre presente alle manifestazioni nel Biellese.

 

Il ricordo di Ronzani

E morto Luciano Guala. Sono a Barcellona e non potrò accompagnarlo alla sua ultima dimora insieme alle molte persone che lo hanno stimato e gli hanno voluto bene. Quando nei giorni scorsi sono stato informato del suo ricovero in Ospedale e, subito dopo, dell’improvviso aggravamento delle sue condizioni di salute non volevo crederci. Mi sembrava impossibile. Ci eravamo visti alla manifestazione di Noveis all’inizio di settembre, un appuntamento al quale in questi ultimi anni Luciano, dirigente dell’Anpi Provinciale, non aveva mai mancato. In quella occasione avevamo scambiato due parole e ci eravamo salutati con l’affetto e la simpatia di sempre. Per questo la notizia della sua morte mi lascia sgomento. Luciano e’ stato un amico e un compagno di tante battaglie. Ci eravamo conosciuti molti anni fa quando entrambi eravamo iscritti al pci e e lui era membro del Consiglio di Fabbrica della Olivetti di Scarmagno. Anni nei quali abbiamo condiviso idee, progetti, nei quali abbiamo discusso e ci siamo confrontati come sono soliti fare due persone unite da un solido e indistruttibile legame umano, politico e ideale. Comune è stata la nostra militanza nel pci; comune la nostra identificazione con i valori della Resistenza e dell’antifascismo, che ci hanno trasmesso le nostre famiglie; comune la consapevolezza che andasse contrastato il tentativo di cambiare la Costituzione che ha rapprsentano una delle ragioni del suo impegno nell’Anpi.
Luciano era una persona mite, discreta, che parlava solo se aveva delle cose da dire e senza arzigogoli. In tanti anni non lo mai sentito alzare la voce, ma era determinato e coerente nel difendere le ragioni in cui credeva e a cui dedicato gran parte della sua vita, insieme all’impegno nel Sindacato. Mite, coerente, determinato, un esempio di rigore, pronto a farsi in quattro tutte le volte che c’era da dare una mano. Per questo sono tantissimi coloro che lo hanno stimato e gli anno voluto e oggi non si capacitano del fatto che Luciano non ci sia più.
Custodiro’ i ricordi di una amicizia che è nata alla fine degli anni 70 e conservero’ il quadro che Luciano mi regalò nel giugno del 1987, all’indomani della mia rielezione a deputato, che contiene una bellissima foto che lui stesso aveva scattato di fronte all’Obelisco del Pantheon in cui compaiono anche due colombi e questa toccante lettera che l’accompagna, sottoscritta dai membri del CdF della Olivetti.
“Quelli come noi, da queste parti, se vanno a Roma è solo per manifestare contro qualcuno o per qualcosa, oppure ci sono stati in viaggio di nozze. Diverso è per te che ci porti 10.355 voglie di cambiare. Cerca di non scondarti però, se vai a prendere un caffe al Pantheon di salutarci alla fontana i colombi che vogliono essere beneauguranti”. Addio Luciano. Grazie per l’esempio che ci hai dato.
(foto di Francesca Nardi pubblicate su Faebook da Daniele Gamba)

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