Attualità
“A scuola non serve essere secchioni”
La scuola migliore del mondo si trova a Cossato. No, non è un’esagerazione affermarlo. Alice Pistono, 19 anni, residente in città, è pronta a svelare tutti i segreti del Liceo del Cossatese e Valle Strona che, a suo dire, è un posto straordinario.
La scuola migliore del mondo si trova a Cossato. No, non è un’esagerazione affermarlo. Alice Pistono, 19 anni, residente in città, è pronta a svelare tutti i segreti del Liceo del Cossatese e Valle Strona che, a suo dire, è un posto straordinario.
“Ho scelto il corso linguistico e sono felice di averlo fatto – dice -. Il Liceo di Cossato è meraviglioso dal punto di vista umano. Sembra una frase fatta, ma non lo è. Il contesto, seicento studenti appena, sembra provinciale, ma i professori ti considerano una persona, non un individuo, e lo stesso avviene con i compagni. Ho aderito alle iniziative della scuola, come ‘Yes, We Lis’ per il bilinguismo, perché amo esserci, non solo partecipare, e si prova una grande gioia. Ovvio, non è stato tutto bellissimo. In cinque anni ho litigato con i prof e con i compagni, ho pianto e ho fatto casino, no casino non si può dire, ho fatto rumore e a volte ci ho rimesso. Sono state prospettive che mi hanno fatto capire che dovevo pormi in modo diverso. Gli schiaffi metaforici sono stati utili. Neppure un mentore avrebbe potuto guidarmi meglio. Un esempio è il professor Marco Ferraro Titin, l’insegnante di religione e redattore del giornalino ‘La Ragnatela’ con cui ho collaborato. Anche la preside, Tiziana Tamburelli, con noi solo da tre anni, si è ben integrata ed è disponibile. Pure i professori sono soddisfatti. Nella sala insegnanti circolano sempre pasticcini”.
Alice descrive il liceo come un ambiente magico, che sa formare buone basi per qualunque facoltà si intenda scegliere. “Sei hai una vocazione non è limitante – prosegue -. Ho sviluppato la capacità di relazionare, sono creativa e immaginativa, so arrangiarmi e comunico anche in inglese, mentre un tempo ero molto chiusa e testarda. Certo, il liceo è impegnativo, su questo non ci piove, ma non è necessario essere un secchione, basta avere quella scintilla. Se hai l’abilità di fare tesoro di quanto ascolti, i prof la notano. Anche i timidi possono avere soddisfazioni gigantesche. Non esistono gerarchie sociali. Forse è questo il segreto che fa funzionare tutto lì dentro. E’ un nucleo di energia che dà molto. Ho trovato un contesto accogliente, necessario per formare le basi. Ora diventa utile viaggiare, fare esperienze formative che mi aiutino a sviluppare quelle competenze che non ho ancora fatto mie. Io frequenterò ingegneria genetica in Inghilterra. Negli ultimi giorni di scuola – conclude Alice -, alcune ragazze sono venute a dirmi grazie per il confronto che c’è stato fra di noi, un gesto super significativo per me. Aiutare senza saperlo è ancora più bello che aiutare in modo consapevole. Nessun altra scelta mi avrebbe dato questo medesimo risultato. Il Liceo è come una famiglia. Sì, lo so, ho una gran parlantina e adesso è meglio che torni allo studio. In questi giorni ho gli esami di maturità”.
Anna Arietti
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