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A Il Patio di Pollone la guida Espresso assegna due “cappelli”

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«Tra le ragioni del nostro successo vi è il fatto che dopo 27 anni di attività il nostro entusiasmo non è venuto meno, anzi cresce di anno di anno. E si concentra esclusivamente sulla cucina evitando di disperdersi in altri settori collaterali come si si verifica per altri soggetti».

«Tra le ragioni del nostro successo vi è il fatto che dopo 27 anni di attività il nostro entusiasmo non è venuto meno, anzi cresce di anno di anno. E si concentra esclusivamente sulla cucina evitando di disperdersi in altri settori collaterali come si si verifica per altri soggetti».
Anche l’edizione 2017 delle Guide L’Espresso, premia il Patio di Pollone e lo chef Sergio Vineis. Nell’anteprima della guida presentata nei giorni scorsi dal direttore Enzo Vizzari, il Patio è omaggiato con due cappelli, l’unico in tutto il Biellese che abbia avuto ottenuto un giudizio così lusinghiero, E quando si dice “unico” significa proprio che nessun altro ristoratore locale ha ottenuto il “cappello”, ovvero il nuovo sistema di valutazione utilizzato dalle “Guide” che a partire da quest’anno ha sostituito i punteggi espressi in ventesimi. Creando non poche polemiche alle quali il direttore Vizzari  continua a replicare dalla propria pagina facebook.
Ma a parte queste contrapposizioni, immancabili come sempre, l’alta qualità raggiunta da Vineis è testimoniata dal fatto che i ristoranti italiani che hanno ottenuto valutazioni superiori sono appena 41 (36 con tre cappelli, 10 con quattro e solamente 5 con cinque) mentre quelli che ne hanno ottenuti anch’essi due sono 89 in totale. Per la cronaca  la valutazione dei due cappelli sta a significare “cucina di qualità e di ricerca”.
Per curiosità, e per quanti possano permetterselo, i cinque migliori ristoranti italiani secondo le Guide de l’Espresso sono Le Calandre, di Rubano (Pd); Osteria Francescana, di Modena; Piazza Duomo, di Alba (Cn); Reale, di Castel di Sangro (Aq); Uliassi, di Senigallia (An).
 
 

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