Attualità
A Biella pochi progetti e molta confusione
Pensieri e parole
Tanti cantieri, pochi progetti e nessun direttore dei lavori a Biella. Nei giorni scorsi i consiglieri comunali del PD hanno criticato l’assessore Bessone per avere dedicato un eccesso di risorse alla ristrutturazione di scuole che, visti i dati demografici, tra pochi anni rischiano di trasformarsi in edifici fantasma. Lo stesso cartellino giallo non è stato sollevato però per il presidente della provincia, collega del medesimo partito, il cui ente ha investito importanti risorse per gli istituti scolastici di competenza provinciale. Strano che si tratti solo di una dimenticanza
Anche il teatro Sociale è oggetto di interventi di restyling, tanto da aver dirottato la programmazione della stagione sul cinema Odeon. Ancora una volta osserviamo alcune dimenticanze: la posa di un parquet di legno e di pannelli fonici per ottimizzare l’acustica, che i grandi artisti che si sono esibiti negli anni nel nostro migliore salotto hanno sempre ritenuto ottima, ma perfezionabile con queste due migliorie, che, oltre ad aumentare la qualità del suono renderebbe molto appetibile il teatro per le registrazioni portando a Biella nuovo ossigeno.
Un altro cantiere si è impossessato, invece, del Museo del Territorio, chiuso per alcuni lavori che hanno suscitato il disappunto dello stesso assessore alla cultura, ignaro dei progetti. Pur sorpresi, noi ci uniamo alle sue preoccupazioni e ci chiediamo chi stia coordinando gli interventi e quali obiettivi si vogliano perseguire, dato che il museo è nato per pensare al nostro futuro e mantenere la nostra identità, che ultimamente sta vacillando parecchio.
Abbiamo perso invece ogni speranza sulla funicolare (per non parlare delle funivie di Oropa), a cui non si dedica nemmeno più un cantiere e che sembra ancorata in un limbo di perenne indecisione sulle sue sorti. Nello stesso Piemonte a pochi chilometri da qui, le funivie del Monte Rosa, per non parlare di quelle del Monte Bianco, palesano una tecnologia tra le migliori del mondo ed è abbastanza triste essere incagliati da anni per un tiro di fune. In questa cornice di capacità di programmazione e di managerialità, la marginalità del nostro territorio sarà sempre maggiore e pensare di collegarci a Milano, ad esempio, rimane solo utopia.
Vittorio Barazzotto
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Luigi
30 Ottobre 2023 at 11:10
Concordo perfettamente, come sempre le “cose” vengono fatte per interessi propri o di politica, alla cittadinanza pochi ci pensano.
Cristina
31 Ottobre 2023 at 8:46
che strano !! a biella funziona così!!