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Un pezzo di Biella si gioca lo scudetto

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Una vera e propria favola. Questo rappresenta per il basket italiano l’approdo della Mens Sana Siena alla finale scudetto. Lottando contro tutto e contro tutti, la Montepaschi ha raggiunto per l’ottava volta consecutiva l’atto conclusivo della stagione, quello che mette in palio il tricolore. Nonostante già da inizio anno tutto l’ambiente fosse a conoscenza del fatto che al termine dell’annata la celebre banca cittadina avrebbe “chiuso i rubinetti”, come si suol dire, interrompendo la lunga e vincente sponsorizzazione in seguito ai noti problemi legali dei suoi vertici. Ma anche il club non è esente da problemi.

Una vera e propria favola. Questo rappresenta per il basket italiano l’approdo della Mens Sana Siena alla finale scudetto.

Lottando contro tutto e contro tutti, la Montepaschi ha raggiunto per l’ottava volta consecutiva l’atto conclusivo della stagione, quello che mette in palio il tricolore. Nonostante già da inizio anno tutto l’ambiente fosse a conoscenza del fatto che al termine dell’annata la celebre banca cittadina avrebbe “chiuso i rubinetti”, come si suol dire, interrompendo la lunga e vincente sponsorizzazione in seguito ai noti problemi legali dei suoi vertici. Ma anche il club non è esente da problemi. L’indagine della Guardia di Finanza ha portato alla luce alcune pratica poco limpide nel pagamento dei giocatori – di fatto alcuni pagati, almeno in parte, in nero – addirittura l’ex presidente Ferdinando Minucci, da pochi giorni al vertice della Legabasket, è finito in manette.

E ora proprio Montepaschi ed EA7 Emporio Armani si troveranno da domani nella finalissima scudetto. Si parte al Mediolanum Forum per le prime due sfide, poi altre due al PalaEstra e successivamente per le eventuali gara5, gara6 e gara7 si giocherà rispettivamente a Milano, Siena e ancora Milano.

Chiuso il discorso tricolore, il club toscano sparirà dall’elite della pallacanestro italiana, partendo con tutta probabilità dalla Divisione Nazionale B, la quarta categoria.

Tornando alla finale scudetto, perchè tutto questo discorso? Perchè ci sarà anche un bel pezzo di Pallacanestro Biella a sfidarsi. Sulla sponda milanese infatti, e precisamente in panchina, siede Massimo Cancellieri, dalla scorsa estate assistente di coach Luca Banchi e un recente passato in rossoblù da capo allenatore, dal 2010 allo sfortunato 2013. In precedenza, il “Canc” aveva trascorso altre tre stagioni all’ombra del Mucrone, nel ruolo di vice di Luca Bechi. Dall’altra parte, invece, a guidare Siena – come detto – è Crespi, che a Biella ha vissuto una sola stagione, ma decisamente esaltante: era il 2000/2001 e la Fila di Crespi, con le stelle Corey Brewer e Antonio Granger, sfiorò il colpaccio ai quarti di finale della Coppa Italia di Forlì contro la Virtus Bologna del Grande Slam (costretta al supplementare) e soprattutto centrò la promozione nella massima serie, dominando la A2 con un cammino di 30 vittorie su 36 partite disputate.

Sul parquet sarà solamente un giocatore impegnato nella finale ad avere un passato in rossoblù. E’ Keith Langford, che ha giocato con l’Angelico nella seconda parte della stagione regolare 2007/2008.

Andrea Rossetti

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