Sport
Kick boxing, tre titoli italiani per la Fitness Club
Si sono svolte domenica scorsa a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, le finali del Campionato Italiano di kick-boxing e K1 Wfc a contatto leggero. Tre titoli italiani assoluti sono il bottino prestigioso degli atleti della palestra Fitness Club di Ponderano, che con i coach Daniele Fenaroli e Ivan Siviero, sono stati protagonisti di alto livello in categorie di peso molto numerose.
Si sono svolte domenica scorsa a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, le finali del Campionato Italiano di kick-boxing e K1 Wfc a contatto leggero
Gli incontri “light” si sono disputati su sette quadrati di gara con la partecipazione di 400 atleti provenienti da tutta Italia. Tre titoli italiani assoluti sono il bottino prestigioso degli atleti della palestra Fitness Club di Ponderano, che con i coach Daniele Fenaroli e Ivan Siviero, sono stati protagonisti di alto livello in categorie di peso molto numerose. Le conferme sono arrivate da Alex Caruso e Brahin Mekni, ragazzi appena maggiorenni che si sono imposti con determinazione e alta intensità di combattimento nelle loro rispettive categorie, superando tutte le eliminatorie con verdetti unanime a loro favore. Solo per Brahim, nella finale contro un fortissimo rivale bresciano, gli arbitri hanno richiesto la disputa dell’extra-round per aggiudicare il verdetto, che fino a quel momento era stato in parità. Il fighter biellese ha ulteriormente dimostrato la sua forza, costringendo l’avversario sulla difensiva e togliendo ogni ombra sul giudizio finale a suo favore.
Altra merita vittoria e conseguente titolo di campionessa italiana per Giulia Longo, nei 51 kg – la sua è una categoria di peso nella quale la maggior parte delle rivali hanno un alto spirito combattivo – che nei due anni precedenti aveva perso la finalissima. Precisa e meno tesa degli altri anni scorsi, la Longo ha ottenuto il verdetto positivo a suo favore in tutte e due le riprese.
Sempre convincenti le prestazioni per Simone Bonollo ed Elia Peligra, che hanno sfiorato il titolo, perdendo solo nella finale e di misura, con un verdetto di preferenza da parte della giuria a favore del avversario dopo che entrambi i loro match erano terminati in parità. Con un pizzico di esperienza in più, avrebbero potuto cambiare il risultato.
Per quanto riguarda infine Michele Del Vecchio, atleta dalle notevoli potenzialità fisiche, ha giocato un brutto scherzo la tensione nervosa, e si è così dovuto “accontentare” della medaglia d’argento, ma resta soprattutto il rammarico di non avere potuto esprimere tutto il notevole repertorio tecnico in suo possesso.
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